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Busto Garolfo punta a diventare Comune Europeo dello Sport 2028: “Scelta coraggiosa ma consapevole”

La candidatura porterà Busto Garolfo a confrontarsi con criteri europei d'eccellenza, con la speranza di ottenere il riconoscimento e dare una marcia in più alle realtà sportive cittadine

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Una «scelta coraggiosa» ma «consapevole». La decisione di Palazzo Molteni di candidarsi a “Comune europeo dello sport” per il 2028 porterà Busto Garolfo a confrontarsi con criteri europei d’eccellenza, ma il paese è pronto e spera nel riconoscimento per dare una marcia in più alle realtà sportive cittadine.

La candidatura presentata ad ACES Europe – associazione no profit con sede a Bruxelles che consegna dal 2001 il premio di Capitale Europea dello Sport e negli anni successivi ha introdotto anche altri premi, tra i quali per l’appunto quello per il Comune Europeo dello Sport per i comuni sotto i 25mila abitanti – è l’ultimo tassello di un mosaico che ha iniziato a prendere forma nel 2015 con la nascita della Consulta dello Sport, un tavolo di confronto continuo tra le società e con l’amministrazione.

Per la candidatura Palazzo Molteni è pronto a mettere sul tavolo diverse carte. In primis quella dello sport come strumento di formazione per i più giovani, che ha dato forma a progetti come “Sport a scuola”, che negli ultimi quattro anni ha permesso ai tecnici delle società aderenti di lavorare con i ragazzi delle scuole primarie di Busto Garolfo durante l’orario di lezione e che da quest’anno entrerà in forma sperimentale anche alla scuola dell’infanzia Figini Naymiller. Sempre guardando ai cittadini di domani, peraltro, lo sport dal 2022 in poi ha fatto anche da trampolino di (ri)lancio al centro estivo comunale, senza dimenticare l’attivazione dallo scorso anno scolastico di un indirizzo sportivo per la scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo cittadino.

Busto Garolfo, che negli anni ha aderito a progetti come “Sollievo economico” e “AllEducando” per mettere lo sport al servizio dei più fragili, tanto a livello economico quanto a livello sociale, si sta peraltro preparando a puntare sull’attività sportiva anche per i più anziani, nell’ottica di «prevenire l’invecchiamento sociale e favorire un invecchiamento attivo e positivo». Il primo passo è arrivato con le lezioni dimostrative e di prova per adulti e anziani organizzate con “Estate al parco”, seguito poi dal corso di ginnastica dolce “Palestra a cielo aperto”, iniziativa con un focus sulle relazioni tra i partecipanti e sulla capacità di ascolto attivo da parte degli allenatori. Il prossimo step sarà dettato da “I migliori anni”, un percorso ancora una volta focalizzato sulle relazioni tra gli iscritti che prevede un monitoraggio costante dello stato fisico degli utenti e metterà a disposizione dei bustesi over 60 una serie di attività fisiche adattate tramite gli allenatori delle società del territorio, con il supporto verosimilmente dei medici di base oltre alla collaborazione dell’Università Cattolica di Milano.

Per diventare “Comune europeo dello sport”, poi, Palazzo Molteni metterà sul piatto della bilancia anche gli interventi agli impianti sportivi, come la realizzazione dei campi in sintetico al centro sportivo “Roberto Battaglia”, il rifacimento della superficie del velodromo comunale, la sostituzione delle coperture dei campi da tennis comunali, i lavori – anche in emergenza – per la piscina, la riqualificazione delle piste del bocciodromo comunale, la trasformazione del campo da calcio “Don Pier Torriani”, la manutenzione per le palestre scolastiche e le aree attrezzate a cielo aperto create. E le “vetrine” dedicate allo sport, dal Galà alla Festa dello Sport, dalla pagina “Busto che vince” sul sito del comune all'”Atlante dello Sport”, un libretto che mappa tutti gli impianti del paese, passando per il libro di prossima realizzazione da parte del Gruppo di Ricerca storica dedicato proprio all’attività sportiva. Tutti aspetti che dovranno essere valutati dalla commissione di ACES Europe.

«Credo che la candidatura a “Comune europeo dello sport” sia una scelta coraggiosa, perché porterà Busto Garolfo a misurarsi con importanti realtà sportive italiane e con i criteri europei d’eccellenza – sottolinea il sindaco Giovanni Rigiroli -. Penso, però, che sia stata una scelta consapevole, operata dall’amministrazione con il supporto delle società: proprio le nostre associazioni sportive, in caso di assegnazione di questo riconoscimento, otterranno un’ulteriore spinta, per proseguire con le loro attività in modo ancora più convinto e consapevole. Sono loro la vera anima dello sport di Busto Garolfo e spero che escano da questo percorso ancora più forti e propositive».

«La candidatura a “Comune europeo dello sport” per il 2028 vorrebbe ottenere un riconoscimento “ufficiale” della bontà di quanto Busto Garolfo ha realizzato, a livello sportivo, negli ultimi anni – aggiunge l’assessore alla partita Stefano Carnevali -. I tanti progetti formativi ed educativi, le occasioni di confronto e dialogo tra le società, le loro generose aperture verso il territorio, i successi dei nostri atleti, gli sforzi di presidenti e dirigenti spesso mossi dalla sola passione, la cura e il potenziamento dell’impiantistica, le iniziative innovative e ambiziose: traguardi e realizzazioni che mi paiono assolutamente rilevanti, soprattutto se consideriamo le dimensioni ridotte del nostro paese. Sono convinto dell’eccellenza del nostro tessuto sportivo: ecco perché mi è parso giusto misurarci a livello europeo».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Settembre 2025
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