Nuovo asilo nido a San Giorgio, la maggioranza: “Già 16 iscritti, bisogno reale”
Botta e risposta tra la maggioranza e il gruppo di opposizione Uniti per San Giorgio sul nuovo asilo nido che aprirà a settembre in paese

Volano, ancora una volta, gli stracci a San Giorgio su Legnano tra la maggioranza e il gruppo di opposizione Uniti per San Giorgio, da mesi ai ferri corti su ogni tema “caldo” della vita amministrativa del paese e ora. Al centro del “ring” politico questa volta c’è il nuovo asilo nido che verrà inaugurato a settembre in piazza Mazzini, nei locali che fino a qualche giorno fa ospitavano il nido e la materna Cucciolandia. Scelta messa nei giorni scorsi sulla graticola dalla minoranza, che non le ha mandate a dire all’amministrazione Ruggeri, la cui replica non si è fatta attendere.
«Ci spiace constatare che, nonostante le numerose occasioni di confronto e chiarimento, il gruppo Uniti per San Giorgio continui a sollevare dubbi e polemiche su una questione che, francamente, è già stata ampiamente illustrata, anche in sede consiliare, ma che viene ripetutamente rappresentata in modo errato e fuorviante, crediamo dolosamente – sottolineano da Vivere San Giorgio -. Capiamo che la gestione dei servizi pubblici possa sembrare un terreno affascinante, ma richiede competenze, studio e soprattutto rispetto delle regole. Non basta scrivere lettere indignate o fare articoli sui giornali per entrare nel merito delle decisioni amministrative. Per quello, esistono ruoli, responsabilità e normative precise».
«La concessione di spazi comunali non si fa “a simpatia” o “perché ci siamo sempre trovati bene”: esistono procedure pubbliche, criteri di trasparenza e rotazione – aggiunge la maggioranza -. Lo dice la legge, non lo dice il sindaco. E se qualcuno pensa che si possa continuare a concedere un immobile pubblico senza una gara, forse ha confuso il comune con un circolo privato. Abbiamo scelto di affidarci ad Azienda So.Le, una società interamente pubblica nostra partecipata creata per queste finalità da comuni del territorio amministrati da schieramenti politici di colori diversi, per garantire qualità, continuità e controllo. È una scelta politica, sì, ma anche una scelta responsabile. Si chiama amministrare, non improvvisare».
«Quanto al presunto “mancato confronto”, ci permettiamo di ricordare che le minoranze hanno strumenti ben precisi per partecipare alla vita democratica: interrogazioni, mozioni, accesso agli atti – continuano il sindaco Claudio Ruggeri e i suoi -. Non esistono incontri informali, tavoli paralleli, né riunioni “a richiesta” con soggetti terzi. Se qualcuno vuole fare il sindaco, c’è sempre la prossima tornata elettorale. Sulle lavoratrici di Cucciolandia, la verità è semplice: sono state informate con largo anticipo, hanno avuto la possibilità di partecipare a un bando, e alcune lo hanno fatto con successo. Altre hanno scelto diversamente. Le porte erano aperte, ma non si può obbligare nessuno a entrare. Infine, sui lavori di ristrutturazione: il nido aveva bisogno di interventi, e li abbiamo fatti. La manutenzione ordinaria spetta al gestore, non al comune. Anche qui, un ripasso delle regole non farebbe male prima di scrivere comunicati indignati».
«Già che ci siamo, vorremmo ricordare un passaggio curioso del consiglio comunale del 23 luglio: il gruppo Uniti per San Giorgio ha dichiarato pubblicamente che avrebbe persino votato a favore della delibera per l’istituzione del nido – “perché è una cosa nuova e ne beneficiano le famiglie” -, salvo poi cambiare idea perché non è stato accettato un emendamento su una via. Tutto il progetto andava bene, ma una via mancante ha fatto saltare il voto. A volte la forma conta più della sostanza, pare. Il nuovo nido comunale ha già 16 iscritti sangiorgesi. Questo è il dato che conta. Le famiglie hanno risposto, il bisogno è reale, e noi continueremo a lavorare per loro. Senza slogan, senza polemiche, e soprattutto senza “velati interessi personali”».
Foto di archivio
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