“La Bellezza che governa” è il titolo del panel cui prende parte questa mattina il sindaco Lorenzo Radice all’interno degli Stati Generali della Bellezza, organizzati da Autonomie Locali Italiane (ALI) e in corso nel complesso monumentale del Monastero di San Giovanni a Cava de’ Tirreni.

L’intervento di Radice, presente agli Stati Generali insieme all’assessore alla Cultura Guido Bragato, si concentra sulle linee d’azione adottate a Legnano per trasformare una realtà urbana non nata con una vocazione turistica legata ad attrattive naturali o artistiche, ma formatasi a seguito del processo di industrializzazione della seconda metà dell’Ottocento, storicamente identificata con lo stigma di città-fabbrica. «Appuntamenti come gli Stati Generali sono occasioni importanti per condividere e confrontare esperienze fra città anche molto diverse fra loro per storia e dimensioni su un tema che però è centrale per tutti: il ruolo giocato dalla Bellezza, ossia da quel patrimonio che è risultato di fattori quali arte, cultura e paesaggio, che non rappresenta soltanto un elemento di attrattiva e richiamo turistico, ma che concorre a elevare la qualità della vita quotidiana della comunità locale», sottolinea Radice.

«Da questa due giorni è emersa chiaramente la necessità di mettere a sistema attori ed elementi che concorrono a generare cultura in ambito locale e l’importanza del ruolo giocato dall’ente pubblico, visto come regista e attivatore di energie nelle comunità per trasformare spazi urbani e creare opportunità di sviluppo».

Due le direttrici illustrate dal sindaco per fare della “Bellezza” una leva di trasformazione della città e della comunità: Le espressioni artistiche nei luoghi pubblici all’aperto, come: le mostre all’aperto o in spazi non canonici (sculture e fotografia); la diffusione della street art attraverso iniziative come i muri liberi, i murales del sottopasso del Parco Castello e della scuola Bonvesin della Riva;gli affreschi nel passaggio pedonale accanto alla Basilica di San Magno.
Questi interventi hanno valorizzato spazi spesso anonimi o soggetti a degrado La rigenerazione di luoghi dismessi o degradati, per trasformarli in spazi di comunità: il progetto Spazio 27B, con la nuova biblioteca e il centro civico; il recupero dei solarium nel parco dell’ex Sanatorio; la riqualificazione degli ex Bagni pubblici di via Pontida, dove sorgerà il Kids Museum, struttura a vocazione didattica.

«Per governare con la Bellezza non basta agire in una sola direzione, magari con qualche sporadico grande evento», conclude Radice. «È necessario un lavoro complesso che porti a creare un vero e proprio “ecosistema della Bellezza”, in cui la comunità locale sia un’attrice protagonista, in grado di produrre e non soltanto di ospitare occasioni di cultura.
Per questo motivo dobbiamo essere capaci di passare dagli interventi fisici realizzati grazie ai fondi del PNRR alla gestione di quelle risorse che si liberano attivando la comunità locale e le partnership, facendo leva, in altre parole, sulla creatività e la partecipazione delle persone. Soltanto così si potrà produrre un cambiamento che duri nel tempo».