In Cambogia con l’atleta paralimpico Devicenzi, il viaggio in bici dell’Ite Tosi di Busto Arsizio va “Oltre l’impossibile”
L’atleta, per il secondo anno consecutivo, ha accettato una sfida meravigliosa: accompagnare dieci ragazzi in una terra nascosta e ostile, con l’obiettivo di scoprirla in sella a una bicicletta. L'anno scorso stessa esperienza in Islanda

Era il 12 luglio quando dieci studenti dell’Istituto Tecnico Economico Enrico Tosi di Busto Arsizio, accompagnati da tre docenti e un atleta paralimpico, Andrea Devicenzi, lasciavano l’Italia pronti ad affrontare l’ignoto, in una terra lontana: la Cambogia.
Il viaggio in Cambogia rappresenta la seconda edizione del progetto “Oltre l’Impossibile”, un’iniziativa proposta dalla dirigente dell’ITE di Busto Arsizio, Amanda Ferrario, e da Andrea Devicenzi, atleta paralimpico e Life coach, che a soli 17 anni, in seguito a un incidente stradale perse una gamba: «Ho perso una gamba, ma non la voglia di vivere, ogni giorno, al 100%» racconta Andrea. L’atleta, per il secondo anno consecutivo, ha accettato una sfida meravigliosa: accompagnare dieci ragazzi in una terra nascosta e ostile, con l’obiettivo di scoprirla in sella a una bicicletta. L’edizione del 2024 ha visto come protagonisti altri dieci studenti dell’Istituto, che, con coraggio, hanno affrontato insieme Islanda, un’isola fredda, inospitale, ma ugualmente affascinante. Il freddo, la pioggia e il vento costanti non hanno mai piegato i giovani avventurieri, che stringendo i denti, abbracciandosi e crescendo, non si sono mai tirati indietro, superando i loro limiti e le loro paure.
La Cambogia, meta selezionata dalla Dirigente e accolta da Andrea Devicenzi, è una destinazione calda e umida. Il sole cocente illumina inesorabilmente le strade e i frequenti acquazzoni infuocano ancora di più l’ambiente. I ragazzi, Andrea e i tre docenti che hanno scelto di prendere parte a questa avventura sono ormai a metà del loro percorso. Un percorso in cui le difficoltà non sono mancate: «Quando, dopo essermi candidata con un video motivazionale, sono stata selezionata per prendere parte a questo progetto, pensavo che il viaggio in Cambogia sarebbe stato molto più semplice di quello che si sta rivelando. Invece, a tratti, ho pensato di non farcela. Nonostante tutto però, ogni giorno riesco ad andare un po’ più avanti» racconta Giorgia, una studentessa del primo anno dell’ITE Tosi. «Fino ad ora, ho affrontato diverse difficoltà: il momento peggiore è stato quando sono caduta, investita da un motorino che si spostava contromano. È stato brutto. Mi sono spaventata tanto, mi sono fatta male – mi sono sbucciata e ho preso una gran botta – e per un momento ho pensato: “Non voglio più continuare”. Mi sono sentita fragile, delusa da me stessa, e il caldo non aiutava».
Giorgia, nonostante gli ostacoli che sta superando, sa di non essere sola. Accanto a lei ci sono altri nove ragazzi che la sostengono e che hanno imparato a volerle bene: «All’inizio con il gruppo non andava benissimo. Mi sentivo un po’ fuori posto, pensavo che tutti fossero più forti di me, più bravi. Ora, invece, ho trovato delle persone con cui parlare, ridere e anche sfogarmi. Stiamo diventando una squadra, e mi sento più tranquilla».
Andrea Devicenzi ammira la forza dei giovani e racconta con grande orgoglio la loro capacità di divertirsi, anche con poco, farsi forza vicendevolmente e rilassarsi anche nei momenti più critici: «Questi ragazzi mi ricordano la mia giovinezza. Di loro ammiro la capacità di sopportare il caldo e la fatica con pazienza, pedalando un chilometro per volta», afferma Andrea. «Li sto vedendo crescere: insieme stanno scoprendo quanto sia importante avere delle persone al proprio fianco da aiutare, e automaticamente essere aiutati nel momento del bisogno. Questo è il valore del gruppo».
I ragazzi stanno imparando, stanno crescendo. Qualche mese fa, quando sono stati selezionati per prendere parte a un’avventura “oltre l’impossibile”, nessuno di loro poteva immaginare quello che questo viaggio avrebbe significato. Ma si sono preparati, allenandosi da soli, in compagnia e imparando ad apprezzare un mezzo di trasporto antico, ma comunque contemporaneo: la bicicletta.
Il ciclismo è uno sport che regala emozioni indescrivibili: attraversare luoghi deserti, accompagnati solo da un mezzo a due ruote richiede tanta forza, non solo fisica, ma soprattutto mentale. Gli studenti che lo scorso anno hanno affrontato la prima edizione del progetto “Oltre l’Impossibile” lo sanno; conoscono le emozioni che il viaggio in Islanda, in soli 12 giorni, è stato in grado di regalare loro. Hanno affrontato difficoltà e ostacoli apparentemente insormontabili. A sostenerli, oltre alle amicizie che tra un ghiacciaio e l’altro si sono create, è stata la forza di Andrea Devicenzi, che ha creduto in loro e crede, ogni giorno, nelle possibilità e nelle capacità dei ragazzi.
«Da questo viaggio sta emergendo l’importanza di ascoltare il proprio corpo, di ascoltare i propri bisogni e le altre persone. Riuscire a spegnere l’ego, riuscire ad ascoltare chi abbiamo di fronte, rinunciando a dire sempre e per forza qualcosa: questo per me, al termine della nostra avventura, sarebbe un traguardo straordinario perché negli ultimi anni come professionista e imprenditore è una strategia che mi sta aiutando tantissimo. E se loro lo capiscono a 16, 17, 18, 19 anni, fanno bingo».
Questo è il viaggio in Cambogia: un’avventura per crescere, scoprire sé stessi e apprezzare. Apprezzare un abbraccio, un sorriso. E trovare la forza. Di chiedere aiuto, di piangere, di mostrarsi deboli.
Non è un viaggio perfetto. Come raccontano Andrea, i ragazzi e i docenti, ci sono stati, se pur piccoli, errori e disattenzioni nella preparazione e nella definizione dei dettagli. Ma sono proprio le debolezze, di ciascuno di loro, che rendono questa esperienza magica. E indimenticabile.
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