Colpo al traffico internazionale di droga: l’operazione «Tramonto» tocca anche l’hinterland di Milano
L’attività di spaccio aveva infatti come terminali anche l’area metropolitana milanese, toccata in queste ore dalle perquisizioni e dalle esecuzioni di misura cautelare. Due fasi di indagine e supporto internazionale

Anche l’hinterland milanese è stato palcoscenico, questa mattina (15 luglio) del maxi-blitz svolto dai carabinieri e della direzione Investigativa Antimafia, con il quale è stata smantellata un’associazione criminale accusata di importare hashish e marijuana dalla Spagna e di distribuirli in diverse province italiane, tra cui Milano. In totale sono state tredici le misure cautelari eseguite: 9 persone sono in carcere, 4 con obbligo di dimora. In totale sono stati sequestrati 66 chilogrammi di hashish e marijuana diversi chili sono stati trovati nell’area del milanese. L’operazione “Tramonto” ha visto impegnati i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Massa Carrara, in stretta collaborazione con i colleghi di Milano e il Centro Operativo DIA di Firenze. In supporto i reparti di Massa Carrara, Lucca, La Spezia e Milano. Coinvolti anche il Nucleo Elicotteri di Pisa, i Nuclei Cinofili di Pisa, Firenze e Villanova d’Albenga e la Compagnia Carabinieri di Pisa.
Secondo l’accusa, gli indagati facevano parte di un’associazione per delinquere finalizzata all’acquisto, importazione dalla Spagna, trasporto, detenzione e vendita di hashish e marijuana. La rete disponeva di mezzi dedicati (auto e camion), comunicazioni criptate (smartphone, schede estere, sistemi di messaggistica cifrata) e una rete di depositi, come appartamenti, box e cantine in varie località tra Toscana e Liguria (Massa, Camaiore, Cinquale di Montignoso, Serravezza, Sarzana). Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura di Genova, il Gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per 13 indagati. Nove di loro sono finiti in carcere, mentre altri quattro sono stati sottoposti a obbligo di presentazione quotidiana ai Carabinieri e a obbligo di dimora nel comune di residenza.
Non solo droga: nell’ordinanza è contestato anche il possesso di armi, munizionamento e materie esplodenti, elemento che ha portato all’applicazione dell’aggravante prevista dall’art. 74 comma 4 del DPR 309/1990. L’organizzazione, secondo gli inquirenti, trattava ingenti quantitativi di stupefacenti importati grazie a contatti diretti con fornitori spagnoli e gestiva la commercializzazione in Italia con ramificazioni nelle province di Massa Carrara, La Spezia, Lucca e Milano. L’attività di spaccio aveva infatti come terminali anche l’area metropolitana milanese, toccata in queste ore dalle perquisizioni e dalle esecuzioni di misura cautelare. Due fasi di indagine e supporto internazionale
Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Genova e si sono articolate in due fasi principali: la prima, condotta dai Carabinieri di Massa Carrara tra febbraio e dicembre 2021. La seconda, congiunta con la DIA di Firenze, grazie alla decifrazione di comunicazioni criptate su piattaforma SKY ECC ottenute tramite Europol. Questa seconda fase ha permesso di riattualizzare le accuse contro alcuni degli stessi soggetti e di ricostruire importazioni precedenti, risalenti anche al 2020. Fondamentale in questa fase il coordinamento di Eurojust, che ha consentito di dare esecuzione agli ordini europei di indagine.
Numerosi sequestri e arresti durante le indagini
Durante l’inchiesta erano già state arrestate in flagranza 18 persone, con il sequestro di circa 66 chilogrammi di hashish e marijuana, 4 pistole, ordigni esplosivi, munizioni e 129.000 euro in contanti. Ai 13 arrestati di oggi e ad altre 7 persone sono contestati 5 episodi di importazione di droga dalla Spagna (consumata o tentata) e circa 20 episodi di cessione e detenzione avvenuti tra luglio 2020 e marzo 2023. L’inchiesta si configura con l’aggravante della transnazionalità, segno di un’organizzazione ben strutturata e ramificata, capace di operare su scala europea con basi logistiche in Italia.
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