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Sindacati FIALS: “Psichiatria dimenticata. L’ASST Ovest Milanese abbandona pazienti e operatori”

I sindacati della FIALS Laghi e Ovest Milanese denunciano da mesi le «condizioni inaccettabili» dello SPDC (Struttura Psichiatrica per Acuti) dell’Ospedale di Legnano

ospedale di Legnano

«La situazione della psichiatria nell’ASST Ovest Milanese è in crisi. Dopo aver dismesso strutture fondamentali per la presa in carico dei pazienti psichiatrici cronici, come le comunità protette di Parabiago, oggi anche la psichiatria ospedaliera si regge su un equilibrio precario e pericoloso». Ad affermarlo sono i sindacati della FIALS Laghi e Ovest Milanese che denunciano da mesi le «condizioni inaccettabili» dello SPDC (Struttura Psichiatrica per Acuti) dell’Ospedale di Legnano: 16 posti letto, 5 operatori in meno in organico, turni massacranti, ferie ridotte, salti di riposo e un numero insufficiente di personale in servizio. «Dopo la chiusura delle strutture territoriali, oggi ci troviamo con un servizio ospedaliero sfiancato, in cui pochi operatori sopravvivono in condizioni di lavoro che mettono a rischio la loro salute e quella dei pazienti».

I sindacati segnalano poi che all’Ospedale di Legnano sono in aumento i casi di aggressione e violenza: «Una diretta conseguenza della mancanza cronica di personale, che rende impossibile gestire in sicurezza situazioni ad alta intensità emotiva e clinica. La situazione, già inaccettabile, ha ormai superato il limite della tollerabilità. L’ambiente di lavoro è diventato altamente stressante». Per i sindacalisti questa denuncia locale si inserisce in un contesto internazionale «drammatico – afferma Santo -. Alla recente conferenza mondiale sulla salute mentale, tenutasi a Parigi, 31 Paesi hanno sottoscritto una dichiarazione in cui si chiede di porre la salute mentale come priorità delle politiche pubbliche. In Europa una persona su sei soffre di disturbi mentali, e la metà di esse non riceve cure adeguate. Ogni anno si registrano circa 150.000 suicidi, quasi 400 al giorno. Il suicidio è oggi la prima causa di morte tra i giovani tra i 15 e i 29 anni. In Lombardia, i numeri sono altrettanto eloquenti: 130.000 pazienti in carico alle Unità Operative di Psichiatria, con oltre 17.000 nuovi accessi ogni anno. Se questi sono i segnali della riforma sociosanitaria lombarda, c’è davvero da iniziare a preoccuparsi. Non è più accettabile che si continui a tagliare e a ignorare una delle aree più fragili e cruciali della sanità pubblica. La psichiatria non è un lusso: è un presidio di civiltà. FIALS chiede l’immediato reintegro del personale mancante, un piano straordinario per il rilancio della psichiatria territoriale e ospedaliera, e l’apertura urgente di un tavolo di confronto con la direzione dell’ASST Ovest Milanese e con Regione Lombardia.

 

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Pubblicato il 04 Luglio 2025
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