Una storia tra Roma e Legnano: l’orologiaio Valter Maletta e la sua arte in miniatura sulle punte di matita
L’orologiaio romano vive a Legnano e scolpisce la graffite con pazienza e precisione, trasformando le mine in vere sculture in miniatura

Valter Maletta, romano di origine ma legnanese d’adozione, ha trasformato la sua passione per la precisione in una forma d’arte davvero singolare: scolpire minuscole opere sulle punte delle matite. Una vita di mestiere, ingegno e pazienza che prosegue ancora oggi, a ottant’anni.
Origini romane e l’arrivo a Legnano
Valter Maletta è nato a Roma, in una famiglia di orologiai. Negli anni Settanta la sua vita ha subito una battuta d’arresto improvvisa: fu vittima della cosiddetta “banda del buco” e dovette ricominciare da capo. A quel punto raggiunse la sorella che viveva a Busto Arsizio e si stabilì a Legnano. Non voleva più continuare subito con l’orologeria e decise di cambiare vita, buttandosi per un periodo nel mondo aeronautico. Ma alla fine è tornato alle origini, con la stessa precisione che aveva ereditato dalla sua famiglia di artigiani: «Il primo orologiaio di famiglia è stato mio fratello, e anche mio figlio ha continuato a lavorare nel settore, a Busto Arsizio» racconta il legnanese sottolineando con orgoglio che la storiaca orologeria Maletta di Busto Arsizio oggi è portata avanti dal figlio.
L’arte sulle mine di matita
È con la stessa attenzione maniacale al dettaglio che Valter ha cominciato a scolpire le mine delle matite. Tutto è nato per caso, vedendo in rete opere in miniatura. Da lìl’idea. Centinaia di matite sono passate tra le sue mani, trasformate in piccole opere di grande suggestione. «Serve una pazienza infinita – spiega – e dedico anche mezza giornata per realizzare un pezzo. Devo ancora finire la facciata del Duomo, ci sto lavorando piano piano.» La graffite diventa un materiale duttile e prezioso, modellato con la stessa minuzia con cui un tempo sistemava i meccanismi degli orologi. Nonostante l’età, Maletta continua anche a dedicarsi al recupero delle vecchie pendole. Non si limita a ripararle, ma le decora e le elabora, ridonando loro un nuovo splendore. Tra i suoi lavori, spicca il restauro di una pendola di fine Settecento che era stata gettata via e che lui ha voluto salvare, ricostruendo parti mancanti e ridandole vita.

La sua capacità artigiana si traduce così in un’attenzione per la storia degli oggetti e per la loro bellezza ritrovata. L’idea dell’amico canegratese Vito Spirito è quella di portare al pubblico la sua arte in miniatura. Con l’umiltà di chi si definisce semplicemente un ex orologiaio, Valter ha trovato un nuovo modo per dare forma alla propria pazienza e creatività.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.