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Ecco cosa può fare ognuno di noi per Gaza

Una serata a Materia con Emergency, Terre des Hommes e Soleterre per una fotografia puntuale di cosa sta accadendo e definire azioni comuni

Generico 30 Jun 2025
Credit photo: Mahmoud ssa/Anadolu/Getty

Ventidue mesi di guerra, 377mila persone che “non si trovano più” secondo gli ultimi studi delle Università di Hardvard e Tel Aviv, e quel senso di impotenza con cui ognuno di noi deve fare i conti. Nasce così, per rispondere alla domanda “Cosa possiamo fare?”, la serata pensata a Materia Spazio Libero lunedì 7 luglio, alle ore 21:00

L’incontro sarà l’occasione per avere una fotografia reale della situazione, attraverso testimonianze autentiche di chi quella realtà la vive ogni giorno, sul campo. Interverranno infatti: 

Alessandro Manno, Emergency:  responsabile del progetto Gaza e territori occupati; 

Aldo Velardi e (in collegamento) Damiano Rizzi, Soleterre: l’associazione si occupa di assistenza oncologica e supporto psicologico a bambini pazienti oncologici e alle loro famiglie, opera nell’unico ospedale attivo in Cisgiordania;

Paolo Ferrara, Terre des Hommes: direttore del progetto attivo a Gerusalemme dell’associazione che da sempre si occupa di minori con interventi di sviluppo e di emergenza a Gerusalemme Est, nelle zone più remote del Governatorato di Hebron; 

Tre racconti delle effettive attività messe in campo al servizio della popolazione palestinese, ma non solo. Perché se è imprescindibile sapere e conoscere la realtà dei fatti, altrettanto fondamentale è trovare una risposta a quel “E quindi?” che sorge spontaneo dopo la presa di coscienza. 

A Gaza stanno massacrando i bambini

E quindi i tre ospiti spiegheranno ciò che ognuno di noi può fare, per sviluppare pressioni sul governo affinché vengano aperti corridori umanitari, affinché si riesca a fare entrare materiale sanitario, ormai quasi completamente esaurito a fronte delle decine di migliaia di feriti e pazienti che necessitano di assistenza. Fondamentale parlare anche di sanità mentale: riuscire a portare sostegno psicologico è importante tanto quello alimentare e sanitario. C’è una generazione di bambini e ragazzi che non sa cosa sia il senso di sicurezza, che ha visto l’orrore, che ha perso tutta la famiglia. A loro deve arrivare il sostegno del mondo. 

Come, ce lo racconteranno i membri delle associazioni che ogni giorno, da mesi, ci provano. Un’occasione per unirsi contro l’orrore, per non voltare lo sguardo, per capire come fare la propria parte

Sarà esposta la mostra “Be my voice” di Marcella Brancaforte

Ingresso gratuito, necessario registrarsi cliccando qui. Vi aspettiamo, per restare umani. 

Serata promossa da Anpi Busto Arsizio, Coop Lombardia (Comitato Soci Busto Arsizio – Cassano Magnago), people, Associazione Amici di Angioletto, Il Quadrifoglio, NOI della Comerio Ercole 1885

Redazione
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Pubblicato il 03 Luglio 2025
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