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I socialisti e le guerre: “Complicato un processo di pace in questo momento, spazio al diritto internazionale”

Generico 16 Jun 2025

22 Giugno 2025

I Socialisti del Circolo Culturale Giacomo Matteotti si uniscono al coro mondiale di preoccupazione della crescente escalation dal conflitto di striscia di Gaza con l’ attacco d’ Israele all’ Iran . Questo nuovo conflitto da tempo annunciato ma forse volutamente ignorato, come quello della striscia di Gaza hanno in comune a quello in atto in Europa del febbraio 2022, con l’ aggressione della Russia all’ Ucraina, il fatto di non volere una guerra solo di occupazione, ma la volontà all’ annientamento l’un dell’altro . E’ inevitabile chiederci, quali sono gli obiettivi strategici dei Paesi coinvolti in questa sciagura che può finire in una tragedia per l’intero pianeta, non ci riferiamo a farneticazioni di osservatori o soggetti politici, ma parliamo di obbiettivi concreti non astrusi che si possono realizzare da entrambi le parti. Vincere significa in questi casi, raggiungere un nuovo equilibrio di governo che sia stabile nel tempo, ad oggi a noi, non sembra che questa condizione calzi correttamente sulle vicende di Ucraina Gaza e Iran e Israele . E’ chiaro che Russia ed Iran in comune abbiano la limitazione dell’ obbiettivo espansionistico della NATO ed il controllo geopolitico ed economico di quelle aree e dello stretto di Hormuz ( che proprio di queste ore Teheran ha minacciato di chiudere, chi controlla Hormuz controlla il passaggio via mare delle merci Internazionali l’ amministrazione Trump e alleati sanno quanto sia importante governarlo. Meno chiari sono gli obiettivi da parte degli USA dell’ EUROPA di KIEV ed ISRAELE, che rivendicano motivazioni nobili esistenziali di Patria ma sotto sotto gli interessi appaiono ben altri. Noi asseriamo, che di là delle motivazione addotte ufficialmente da entrambe le parti, di guerra si tratta ed il cannone continua insaziabile a mietere vittime non distinguendo tra militari e civili .

Non è neppure comprensibile e giustificata l’aggressione all’Iran in una fase dove sono in corso le trattative di un accordo cornice sul nucleare con Iran “Israele potenza nucleare non ne fa parte”, ora questa aggressione può dare il pretesto alla guida suprema, l’Ayatollah Ali Khamenei ed il Presidente della Repubblica Masoud Pezeshkian, di ritirarsi dalla trattativa e di avere libera scelta sul nucleare ed alla costruzione della bomba atomica, anche perché è stata aggredita da una potenza che la possiede, come previsto dall’ art 1. In questo quadro generale diversi sono gli Stati che non hanno interesse a chiudere i conflitti in atto, in larga scala sono quelli che forniscono materiale bellico, energetico ed interesse geopolitico in quella parte del pianeta, al di la delle parole in primis sono gli Stati Uniti , l ‘Europa, la nostra Italia , mentre gli approvvigionamenti di petrolio sono forniti dall’ Azerbaijan , oggi non più ufficialmente ma tramite intermediari ed in minori quantità da Russia Emirati Arabi Riuniti , Arabia Saudita . Tramite l’oleodotto di Baku-Tibilisi-Ceyhan , che inizia sul mar Caspio attraversando la Georgia e terminando nel porto turco di Ceyhan, punto dove viene caricato su navi cisterne dirette in vari Paesi tra cui Israele. L’ attacco di questa notte degli Stati Uniti questa notte all’ Iran rende complicato un processo di pace in questo momento . Auspichiamo che torni il diritto internazionale, l’ ONU cosa dice e cosa fa soprattutto? Da inguaribili illuministi e internazionalisti ci auguriamo che il popolo iraniano sappia trovare la forza della via della democrazia laica , liberandosi da una dittatura teocratica, oscurantista che perseguita chi non la pensa allo stesso modo, opprimendo i più elementari diritti civili delle donne e dei giovani . L’ EUROPA può dirsi fortunata di avere avuto l’ illuminismo e la rivoluzione francese con l’ irrompere dei valori laici contro l’ integralismo, fondamentalismo religioso e politico.

Circolo Culturale Socialista
Giacomo Matteotti
Ovest Milano Metropoli

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