Il giardino perduto di Villa Brambilla a Castellanza rivive in un progetto dei liceali di Busto Arsizio
Sabato 10 maggio sarà presentata la ricostruzione virtuale in 3D di un'importante opera paesaggistica dell'Ottocento, a cura degli studenti del Liceo Artistico Paolo Candiani di Busto Arsizio

Un patrimonio storico-culturale perduto ritorna alla luce grazie all’impegno e alla creatività degli studenti del Liceo Artistico Paolo Candiani di Busto Arsizio. Il progetto denominato “Il giardino perduto di Villa Brambilla” sarà presentato sabato 10 maggio alle 17 alla Biblioteca Civica di Castellanza. L’iniziativa, avviata nell’anno scolastico 2023/2024 come PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), ha permesso di indagare un’importante testimonianza del patrimonio paesaggistico locale: il giardino ottocentesco di Villa Brambilla, attuale sede del Municipio di Castellanza. Il lavoro degli studenti, coordinati dalla professoressa Anna Fumagalli, è stato articolato in due fasi distinte e complementari. La prima fase è stata dedicata all’approfondita ricerca storica, con sopralluoghi alla villa, consultazioni bibliografiche, visite a giardini storici ancora esistenti. La seconda fase ha visto gli studenti suddivisi in piccoli gruppi di lavoro impegnati nella realizzazione concreta della ricostruzione virtuale tridimensionale del giardino. Il punto di partenza della ricerca è stato il prezioso disegno ad acquarello ottocentesco trovato da Davide Tarlazzi e da lui pubblicato nel 2020 nel suo “I Brambilla Patrizi Milanesi”, edito da Nomos. Infatti, questo documento testimonia lo stato di fatto del giardino al 1830 e ne illustra l’ampia estensione e composizione con aree coltivate anche a vigneto. Ma soprattutto esso rivela l’identità del suo illustre progettista: Luigi Villoresi.
Nato a Desio nel 1779 e scomparso a Monza nel 1823, Villoresi fu un agronomo, agrimensore e botanico di fama internazionale, noto in particolare per essere stato un esperto ibridatore di rose e per il suo servizio presso la Villa Reale di Monza. La sua presenza a Castellanza rappresenta un motivo di grande orgoglio per la comunità locale.

Il progetto ha consentito agli studenti di acquisire competenze multidisciplinari, spaziando dalla ricerca storica allo studio del paesaggio naturale in rapporto all’architettura fino all’ampliamento delle competenze di progettazione digitale. L’Amministrazione Comunale di Castellanza ha promosso e supportato attivamente il progetto, riconoscendone l’importante valore culturale e didattico. La presentazione di sabato 10 maggio sarà l’occasione per mostrare al pubblico i risultati della ricerca e le ricostruzioni virtuali, offrendo anche un’anteprima del sito web dedicato al progetto.

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