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Palio di Legnano

“Dettagli di Storia”: Sant’Ambrogio presenta l’abito di Ildegarda, “personaggio incredibile”

La contrada Sant'Ambrogio mostra con orgoglio il lavoro di ricerca svolto per la realizzazione dell'abito di Hildegard Von Bingen

Generico 05 May 2025

Il tour per scoprire la storia e la cura dietro le quinte degli abiti che le contrade utilizzano per la sfilata storica del Palio di Legnano prosegue nella contrada di Sant’Ambrogio con la figura di Hildegard Von Bingen. Donna dai numerosi talenti, Ildegarda fu monaca, profetessa, guaritrice, erborista e naturalista e anche consigliera politica. Infatti, avendo vissuto nello stesso periodo storico in cui si colloca la Battaglia di Legnano, il suo punto di vista era tenuto in considerazione da personaggi illustri dell’epoca come Federico Barbarossa, Filippo di Alsazia, san Bernardo da Chiaravalle e papa Eugenio III. «É da qui – ha spiegato la gran dama Rosanna Garavaglia – che nasce l’idea di far sfilare questo personaggio incredibile, ci ha subito affascinati».

La storia di Ildegarda e il legame con la contrada

«La nostra contrada – ha detto Rosanna Garavaglia, gran dama di Sant’Ambrogio – si è sempre prodigata nel cercare di trovare figure, soprattutto femminili, che avessero vissuto all’epoca della Battaglia di Legnano e che abbiamo fatto qualcosa di importante nella loro vita, anche perché le donne nel Medioevo per emergere dovevano essere eccezionali. Tre anni fa ho scoperto la bellissima storia di Hildegard Von Bingen, che nella sua vita ha fatto di tutto».

La figura di Ildegarda è infatti molto conosciuta anche nel campo della medicina estetica e della cura dell’alimentazione. «Incredibile come nel 1100 – ha raccontato la gran dama – Ildegarda avesse già capito ciò che faceva bene al fisico delle persone, scoprendo proprietà benefiche nei cibi e nelle erbe, identificandole anche senza avere a disposizione la possibilità di eseguire analisi come invece abbiamo oggi».

Gli studi per realizzare l’abito

Anche qui niente viene lasciato al caso e iniziano le ricerche, a cui ha collaborato attivamente anche la Commissione Permanente dei Costumi, per realizzare l’abito perfetto che più si avvicina allo stile originario di Hildegard, senza tralasciare alcun dettaglio. «Ildegarda – ha raccontato Rosanna Garavaglia – era una monaca ma non indossava il velo e nemmeno i colori scuri, era portata per il colore». Scelti i colori del costume, in cui a prevalere sono il rosso e il verde, è stato ricostruito l’abito che probabilmente si avvicina di più a quello indossato dalla monaca. «Questo è un abito importante – ha detto Garavaglia – che viene completato da un palio e un velo arricchiti con delle croci di rame e da una particolare “coroncina” in tessuto».

Un progetto lungo che è durato quasi un anno. «L’abito – ha concluso la gran dama – è complicato perché composto da una sottoveste, una veste e gli accessori che completano l’abito. É stato un lavoro di ricerca e di adattamento costante che ha portato alla sua prima sfilata durante il Palio dell’anno scorso».

Imparare l’arte del ricamo in contrada

Generico 05 May 2025

Lavorare alla realizzazione degli abiti della sfilata, così elaborati e preziosi per la contrada, non è affatto semplice. «Quando ho pensato di entrare in commissione costumi – ha detto la contradaiola Elena Boldrin – è stato un po’ per unire le mie due passioni, da una parte la storia e dall’altra il fatto che da bambina ricamavo volentieri».

«Mi sono approcciata inizialmente con molto timore e timidezza alla commissione costumi di contrada, – ha raccontato Elena Boldrin – invece sono stata accolta con molto calore e fiducia». Il primo lavoro di Elena è stato il completamento delle vesti di una dama, – che mostra orgogliosa – un gioiello in stoffa sul fronte e sul retro dell’abito che ha richiesto mesi di lavoro.

Spesso quando si immagina il Medioevo si pensa ad abiti scuri ma il Palio di Legnano ci insegna che non è così. «Anche questo vestito – ha detto Elena – ha dei colori molto vivaci, inizialmente mi sono approcciata al Medioevo con un’immagine molto più cupa, pensavo si utilizzassero colori più scuri. Nonostante fossi appassionata di storia ho scoperto l’uso dei colori e il loro studio grazie alla Commissione Costumi».

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Pubblicato il 06 Maggio 2025
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