«Ancora una volta Legnano ha subito l’onta di una manifestazione fascista nel nome di Carlo Borsani». Così il vice presidente dell’Anpi di Legnano è intervenuto in rappresentanza della sezione Mauro Venegoni in merito ai saluti romani fatti durante la commemorazione di Carlo Borsani a Legnano.

«L’antifascismo e la resistenza nel legnanese hanno contribuito a sconfiggere il nazifascismo della Repubblica di Salo’ che aveva tra i suoi
fondatori il fascista Carlo Borsani – afferma Celin – . Ancora oggi qualcuno tende ridurre le responsabilità di Borsani nelle vicende del fascismo, dimenticando che è stato uno dei principali sostenitori delle nefandezze compiute dal fascismo in Italia ed in particolare durante la Repubblica di Salo’. ANPI di Legnano condanna pertanto in modo fermo ogni tentativo di riscrivere quella storia che ha provocato la soppressione delle libertà, la persecuzione, l’uccisione, e la deportazione degli antifascisti e dei partigiani. Chiediamo alle autorità preposte di individuare e perseguire quanti hanno compiuto atti contrari alla costituzione e alla legge Mancino che vieta manifestazioni che riconducono con parole o atti al periodo fascista». Una posizione quella di ANPI Legnano condivisa da ANPI sez. “M. Venegoni” di Parabiago, ANPI sez. di Rescaldina, ANPI sez. di Canegrate, ANPI sez. “Giovanni e Onorina Pesce” di San Vittore Olona, ANPI sez. “25 Aprile” di San Giorgio su Legnano, ANPI sez. di Cerro Maggiore, ANPI sez. “Davide Galeazzi” Villa Cortese CGIL, PD Legnano, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5Stelle, Rifondazione Comunista.

“Legnano non dimentica”, in 80 alla commemorazione di Carlo Borsani