Legnano calcio, la salvezza diretta passa dalle motivazioni e dal modulo
Contro il Robbio testa fredda e 'garra' saranno come sempre gli ingredienti determinanti accanto al modo di giocare che i lilla hanno imparato ormai a memoria

Le buone carte del Legnano per vincere domenica e chiudere il discorso salvezza diretta in campionato sono diverse. Anche se non si giocherà al Mari, la tribuna del Libero Ferrario si colorerà di lilla e il ritorno del sostegno della tifoseria sarà un fattore in più anche in questa circostanza decisiva. Sul campo la sostanza la dovranno assicurare le motivazioni con cui Gianluca Porro caricherà i ragazzi e gli accorgimenti studiati dal tecnico, che ha saputo dare con merito un’identità ben precisa alla squadra, quando questa era allo sbando. Durante le partite sul suo quadernone gli appunti di Porro sono sempre stati fitti per lavorare successivamente nella settimana di preparazione alla partita su ciò che c’era da consolidare o migliorare, perché solo da un’analisi del dettaglio si può risalire ad una visione di sintesi complessiva. Reparto per reparto il Legnano dovrà pertanto valersi valere con qualità e quantità.
Anzitutto dalla difesa perché da lì nel gioco del calcio parte tutto e perché con capitan Noia il Legnano ha un regista aggiunto già nelle retrovie. Le palle inattive a favore con saltatori come Santagostino e Noia sono diventate pericolose e anche a sfavore non hanno fatto preoccupare. Sempre per la retroguardia, con un discorso di natura più psicologica, dopo l’incertezza sul secondo gol di Saronno, Quintiero come ha detto lo stesso Valerio Foglio a fine partita, dovrà ripartire con certezza nei propri mezzi. A centrocampo si spera e si conta sul recupero di Cozzi, ma anche nella miglior vena di Tucci e di Sartor, chiamati a dare fosforo alla manovra lilla. Capitolo fasce: fondamentale nel 3-5-2 d’ordinanza di Porro. Gli esterni devono fare sempre un grande lavoro, avanti e indietro. Il Legnano avrà bisogno dei cross di Pagani e Veroni, delle loro incursioni. Là davanti la fisicità di Ballgjini potrà aprire spazi importanti e La Torre è chiamato a confermare la sua vena di capocannoniere dei lilla. Lo sforzo dovrà essere collettivo, anche chi chiamato dalla panchina dovrà fare in modo che il livello sia sempre alto.
È presumibile che il Robbio si chiuda e provi a colpire con le ripartenze. Si giocherà su un sintetico, superficie sulla quale all’Amicizia il Legnano si è allenato durante tutta la stagione. Testa fredda e ‘garra’ saranno come sempre gli ingredienti determinanti accanto al modo di giocare che i lilla hanno imparato ormai a memoria alla lavagna di Porro.
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