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La Necropoli di Canegrate si potrà visitare virtualmente con un’app, ideale legame tra passato e futuro

Attraverso un'applicazione si potrà visitare la ricostruzione del villaggio dell'età del bronzo abitato sul territorio e nel contempo si potranno scoprire i reperti funerari della necropoli. Il progetto sarà presentato sabato 5 novembre

Canegrate

Il sito archeologico di Canegrate diventa virtuale. Infatti, attraverso un’applicazione, si potrà visitare la ricostruzione del villaggio dell’età del bronzo abitato dagli avi del territorio e nel contempo si potranno scoprire i reperti funerari scoperti fra gli anni venti e gli anni cinquanta del XX secolo e la loro storia. Un viaggio nel tempo reso maggiormente coinvolgente se la “speciale visita” verrà fatta indossando gli speciali visori 3D messi a disposizione nel Polo Culturale Catarabia. L’iniziativa “Dall’età del bronzo al digitale. Esperienza immersiva nella Cultura di Canegrate”, rientrante nel progetto “Canegrate riscopre la sua Cultura”, sarà presentata sabato 5 novembre, alle 10. Si tratta di un “ideale” legame tra passato e futuro realizzato in questi anni dalla nota archeologa Sara Zannardi, impegnata a valorizzare il sito archeologico di Canegrate: «Non tutti si rendono conto dell’importanza di questa necropoli – afferma Zannardi -. Questo progetto è pensato proprio per fare cultura e far appassionare le persone di tutte le età all’archeologia. Non serve andare lontani per trovare un tesoro».

A metà del ‘900 a Canegrate, nella zona Santa Colomba, durante scavi diretti dall’ingegner Guido Sutermeister, appassionato di archeologia, e da Ferrante Rittatore Vonwiller del’Università degli Studi di Milano, fu rinvenuta una necropoli ad incinerazione dell’età del Bronzo (XIl secolo a.C.). «Furono portate alla luce numerose urne cinerarie e oggetti di corredo in bronzo appartenuti ai defunti, come armi o gioielli – precisa Zannardi – . Si stima che la necropoli dovesse contenere, in origine, circa 200 tombe, 165 delle quali sono state portate alla luce. Le caratteristiche particolari dei ritrovamenti permisero di identificare una cultura archeologica fino ad allora sconosciuta, che prese il nome di “Cultura di Canegrate” proprio per l’importanza della scoperta di Santa Colomba». Il sogno per Zannardi, non è solo quello di abbattere i confini museali e quelli tra i Comuni «facendo rete culturale e archeologica», ma anche quello di poter avere «l’opportunità di rianalizzare con le nuove tecnologie i reperti di Canegrate: oggi questi resti ci possono raccontare molto altro». L’esperta ha poi aggiunto: «Ricordatevi sempre quello che diceva Sutermeister: guardate bene in ogni scavo. Perchè non si sa mai cosa si possa trovare».

Negli ultimi anni l’Amministrazione Comunale di Canegrate ha intrapreso un processo di riscoperta di questo patrimonio archeologico e culturale, disponendo l’allestimento di una Sezione Archeologica intitolata a Ferrante Rittatore all’interno del Polo Culturale Catarabia, dove sono esposte riproduzioni dei reperti, ricostruzioni scenografiche di alcune tombe e documenti originali, e un percorso esterno sui luoghi dei ritrovamenti. In questo contesto è stato rinnovato il sito dedicato alla necropoli ed è stata realizzata la speciale app. «Con un progetto finanziato da Fondazione Cariplo, oggi gli strumenti per la conoscenza della Cultura di Canegrate si affacciano alle nuove tecnologie – spiega l’assessore alla Cultura Sara Lurago -. Si tratta di un progetto innovativo. La collaborazione fra CSBNO – l’azienda speciale che gestisce la Biblioteca Civica – e Comune di Canegrate ha permesso di realizzare un’applicazione che permette di vivere un’esperienza unica: entrare in un villaggio dell’età del Bronzo ricostruito in base ai resti trovati nella zona della Gabinella a Legnano. I contenuti di carattere storico, opera dell’esperta di antichità Zannardi, sono stati tradotti in realtà virtuale dalla software house Badbyte e saranno accessibili a chiunque».

L’EVENTO – Sabato 8 novembre saranno presenti le autorità cittadine, rappresentanti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano e del Museo Civico Guido Sutemeister di Legnano, nonché alcuni membri delle famiglie dell’archeologo Rittatore e dell’ingegner Sutermeister. Zanardi con Mattia Fratus e i rappresentanti della software house, per la parte informatica, illustreranno poi il restyling del sito internet dedicato al progetto e l’applicazione di realtà virtuale che, successivamente, i cittadini potranno sperimentare in prima persona. Nel frattempo, il gruppo di insegnanti volontarie “Camminiamo nella storia”, che da anni realizza progetti di archeo-didattica dedicati all’eccezionale scoperta del nostro territorio, proporrà laboratori di Scavo, letture a tema e danze animate per i bambini.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Novembre 2022
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