I sindacati "sfidano" Presezzi e chiedono un confronto sugli investimenti strategici per mantenere integra la Tosi a Legnano. Nel contempo anche Regione Lombardia vuole un incontro con la proprietà per capire le sue intenzioni. A livello regionale è stato richiesto a Presezzi di evitare la riduzione dell'azienda e tutelate i lavoratori.

[pubblicita]   Con l’accordo sindacale del 2015, la fabbrica pur in “potenza ridotta” ha comunque mantenuto i propri livelli occupazionali, ed ora con l'acquisto dell'area in pizza Monumento il rischio esuberi è concreto.

Secondo Christian Gambarelli, segretario generale FIM CISL Milano Metropoli , i ritardi burocratici della gestione commissariale, anziché permettere a Presezzi sin dal primo minuto di «investire in tecnologia, macchinari e innovazione, ha utilizzato milioni di euro per l’affitto di un’area oggettivamente sproporzionata per una qualunque azienda che oggi decida con buon senso e strategia di mercato, di investire nei settori in cui Franco Tosi si trova e dovrà operare nei prossimi anni».

Per la Fim Cisl il nuovo negoziato con la proprietà dovrà puntare tutto sul merito e sulla qualità degli investimenti e del rilancio della Tosi che «indiscutibilmente deve rimanere con il cuore della progettazione, della prototipazione, della ricerca, del montaggio e assistenza a Legnano – afferma Gambarelli -. Banalizzare questi temi oggi significa speculare sullo sconforto della gente che, potrà garantire magari qualche comparsata in più sui media a qualche sindacalista, ma di certo non servirà a tutelare il lavoro e i lavoratori della Tosi. Nei prossimi giorni valuteremo con le altre sigle a quale livello ed istanza avviare il confronto con la proprietà».