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GranCasa Legnano: clima di tensione tra i lavoratori

L'incontro tra le parti sindacali e la direzione generale risorse umane della società non ha portato novità positive - Secondi i sindacalisti «Il clima è particolarmente teso»

Futuro incerto per i lavoratori del Gruppo GranCasa. L'incontro tra le parti sindacali e la direzione generale risorse umane della società, tenutosi giovedì 8 novembre, non ha portato novità positive. Anzi, secondo Milena Padovani della Segretaria Filcams Cgil Ticino Olona, «il clima è particolarmente teso e i lavoratori non hanno una certezza di continuità». Dello stesso parere anche  il sindacalista Fabio Petraglia della Fisascat CISL di Legnano che ha commentato: «La situazione resta difficile, non ci sono novità risolutive per i lavoratori coinvolti».

Al tavolo di confronto annunciato nei giorni scorsi hanno partecipato tutte le sigle sindacali,  FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS UIL e le RSA/RSU.

Profonda la preoccupazione espressa dai lavoratori: «La società ha sottolineato di essere in difficoltà finanziaria – commenta Padovani -, ciò comporta l'impossibilità di erogare puntualmente la retribuzione mensile. Questo è un disagio per i lavoratori che non potranno rispondere tempestivamente alle proprie esigenze e rispettare le scadenze economiche personali e/o famigliari».

A tal proposito, il  sindacato ha spiegato che il nuovo amministratore delegato ha sottolineato che «il primo obiettivo del gruppo è quello di mettere in sicurezza l'azienda dal punto di vista finanziario. I finanziamenti richiesti non sono ancora arrivati e lo stipendio di ottobre arriverà in ritardo, a fine novembre».  Quest'ultimo periodo di solidarietà, che durerà sino a febbraio 2019, secondo Petraglia vedrà "anomalie" sotto le festività natalizie: «La solidarietà – afferma Petraglia -, che di norma veniva sospesa da fine novembre per far fronte alla aperture domenicali e festive, quest'anno sarà valutata negozio per negozio».

Profonda è la preoccupazione espressa anche dai lavoratori trasferiti dal punto vendita di Nerviano. «I lavoratori dell'attività nervianese sono stati trasferiti in un'altra filiale del Gruppo, geograficamente lontana rispetto alla sede attuale – spiega Padovani -. E questo sarebbe accaduto per la mancata definizione di una trattativa in corso con la società GranCasa ed un competitor che nei mesi scorsi sarebbe dovuto subentrare a Nerviano acquisendo il settore Planet».

I sindacati, secondo Padovani, resteranno a fianco dei lavoratori e continueranno a cercare un confronto con la proprietà: «Come rappresentante della Filcams Cgil Ticino Olona posso dire che staremo vicini ai lavoratori per cerchere di uscire da questa crisi aziendale. Non smetteremo di cercare un confronto con la società per trovare soluzioni e risposte alle esigenze individuali e collettive di tutti lavoratori».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Novembre 2018
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