Quantcast

Il diabete non guarisce, ma si può migliorare

Nel smart news salute, il dottor Ilario Stefani ci spiega come si affronta la malattia cronica

Il diabete, uno dei grandi mali che oggi colpisce sempre più persone, si può prevenire, ma sopratutto serve curarlo bene, collaborando con i medici  seguendo le prescrizioni. A parlarci del diabete nello smart news salute, il dott. Ilario Stefani, responsabile dell'unità diabetologia dell'ospedale di Legnano.

Innanzitutto bisogna fare una distinzione tra diabete di tipo 1 e 2: «Nel diabete la concentrazione dello zucchero nel sangue è elevato – spiega il dottor Stefani – per una ridotta funzione o un'assenza dell'ormone che regola questo meccanismo di controllo, l'insulina. Sulla base di questa riduzione o assenza si definiscono due tipi di diabete molto diversi fra loro: nel diabete di tipo primo, il diabete giovanile, l'insulina è assente e va sostituita. Nel secondo tipo, che spesso compare dopo i 40 anni, l'insulina è presente ma funziona in modo inadeguato. L'obesità in questo caso può determinare una resistenza alla funzione dell'ormone»

Oggi, grazie ai a semplici controlli, si riescono a riscontrare valori di glicemia che permettono già di definire la diagnosi di diabete. In caso di diabete già conclamato, i sintomi possono essere la sete intensa e la frequenza ad urinare, ma anche mangiare molto e nonostante questo, dimagrire. Tra le differenze esistenti nell'approccio ai due tipi di diabete, ci sono le terapie: «Nel diabete 1 – sottolinea il medico legnanese – bisogna dare l'insulina al paziente in forma iniettiva, attraverso penne oppure altri dispositivi, i microinfusori, che somministrano l'insulina in maniera continua e controllata. Nel diabete 2 invece si usano farmaci che permettono la produzione di insulina o che permettono a questa di funzionare meglio».

Ovviamente, essendo una malattia cronica, dal diabete non si può guarire, ma certamente ci possono essere margini di miglioramento. Come afferma il dott. Stefani, «nel primo esordio bisogna avere attenzione alla dieta e allo stile di vita per avere un adeguato controllo e una stabilizzazione dei valori. Se questo non avviene, è necessario seguire una terapia per ridurre le complicanze legate alla progressione della malattia. Per il diabete la collaborazione del paziente è determinante per la riuscita e il raggiungimento degli obiettivi. E' necessario quindi, oltre ad avere un corretto stile di vita, seguire anche un percorso di controlli regolare e assumere i farmaci con regolarità».

Infine, il dottor Stefani ha precisaro che, con la riforma sanitaria, la presa in carico del paziente cronico si pone l'obiettivo di controllare il diabetico, programmando la presa in carico attraverso interventi sia di corretta gestione della malattia, sia di coinvolgimento del paziente.

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 17 Novembre 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore