E' botta e risposta tra Canegrate Insieme (forza di maggioranza in Comune) e il circolo Leccisi, forza vicina all'estrema destra che in questi giorni ha organizzato tre giorni di presidio in stazione.

Se il gruppo a sostegno del sindaco Roberto Colombo aveva invitato i militanti a vergognarsi, li aveva definiti squadristi di CasaPound (come chi aveva imbrattato il sottopasso mesi fa) e li aveva accusati di «provocare la paura dei cittadini e servirsene per uscire dall’isolamento, facendo credere di poter essere utili a risolvere problemi che loro stessi hanno inventato», dal circolo Leccisi arriva la replica, che accusa la lista di centrosinistra di «chiusura mentale».

[pubblicita] Il circolo Leccisi ribatte dicendo che si sarebbe auspicato un apprezzamento da parte della maggioranza per l'iniziativa o per le proposte avanzate (in particolar modo per l'acquisizione in comodato d'uso delle strutture in disuso della stazione), sottolinea come nessuno dei suoi membri, pur avendone fatto parte in passato, sia attualmente iscritto a CasaPound o altre forze politiche e ringrazia le forze dell'ordine per le ultime operazioni ricordate da Canegrate Insieme.

«Come confermato dalle dichiarazioni di molti pendolari e cittadini canegratesi, non siamo noi a provocare la paura degli stessi, bensì sono questi ultimi a non sentirsi sicuri nel frequentare la stazione di Canegrate come molte altre stazioni del territorio, tant’è che è nostra intenzione organizzare iniziative come questa in altre stazioni dei paesi limitrofi, come in altre zone dove regnano degrado e criminalità – sostengono dal circolo Leccisi –. Questi signori sappiano anche che non ci sentiamo affatto isolati da nessuno, se non da chi come loro imposta ogni questione sul piano strettamente ideologico ed antidemocratico».