Fare chiarezza sulla situazione di via Dante a Cerro Maggiore. E' questo il succo dell'interrogazione presentata dalla lista di opposizione Bene Comune che verrà discussa nella seduta di consiglio comunale di giovedì 27.

Le due rappresentanti Piera Landoni e Roberta C'è chiedono al sindaco Nuccia Berra e alla giunta di tracciare un punto netto della situazione, da cui poi ripartire concretamente. Nello specifico si vuole sapere quante famiglie risiedono nello stabile, quanti minori, quali siano stati i costi relativi all’accoglienza post sgombero presso luoghi idonei del territorio, quale progetto concreto si intende mettere in campo per la soluzione definitiva e con quali risorse e con quali tempistiche si intende operare.

«Vogliamo fare un'opposizione propositiva e non demagogia politica – spiega Landoni -. Il nostro obiettivo per via Dante è riportare sicurezza e pensare concretamente a come risolvere questa vicenda decennale. Su questo tema c'è chi ha fatto campagna elettorale: servono risposte».

La palazzina di via Dante 68 è stata costruita a inizio Novecento per ospitare gli operai della manifattura Bernocchi. Oggi i residenti principali sono famiglie a basso reddito, principalmente straniere. La situazione igienica e di sicurezza è precaria. L'anno scorso il Comune, retto dal commissario prefettizio Anna Pavone, ha partecipato a un bando per la riqualificazione dello stabile.