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Il centrodestra legnanese ispirato dall’entusiasmo di Parisi

Sala affollata per incontrare il candidato sindaco di Milano e per una prima prova di coalizione anche in città...

Stefano Parisi, a sinistra, durante il suo intervento, insieme a Gianbattista Fratus, moderatore dell'incontro


Prove di unità nel centrodestra, riuscite. Se il successo della iniziativa voluta, a Legnano, da Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Nuovo Centro Destra ha come misura d'unità lo spessore politico dei relatori e l'affluenza di pubblico, non esiste alternativa. Il seminario dal titolo "Una Città da ricostruire", organizzato nella sala convegni "Il Giardino" ha fatto centro. Sala affollata e posti solo in piedi per i ritardatari, presenza qualificata di esponenti dei vari gruppi politici, con l'intervento, auspicato ma quasi insperato, di Stefano Parisi, candidato sindaco di Milano, rimasto tutta la serata e non per una semplice apparizione da "mordi e fuggi".

"A Legnano – ha spiegato al cronista  il candidato del centrodestra. – non sono venuto per chiedere voti, perché i legnanesi non votano per il sindaco metropolitano, ma per ascoltare il territorio e inserire nel mio programma le proposte per la nostra Città metropolitana".

Unanime l'introduzione di Davide Boni (Segretario provinciale della Lega Nord), Luca del Gobbo (sidnaco di Magenta, capogruppo regionale NCD), Luca Squeri (coordinatore provinciale di Forza Italia), Stefano Maullu (Eurodeputato di Forza Italia) e Bruno Dapei (ex presidente consiglio provinciale e attuale capo staff di Parisi): "I problemi di Milano sono gli stessi legati al territorio dell'Alto Milanese. Superarli e vincere a Milano significherebbe offrire slanci importanti anche sul territorio. La presenza di Parisi a questo incontro è importante, perchè Milano detterà i tempi nelle elezioni periferiche".

Introdotto da Gianbattista Fratus, consigliere comunale legnanese della Lega, Stefano Parisi in 15 minuti ha raccolto più volte l'applauso spontaneo del pubblico, specie quando ha parlato, in tema di obiettivi principali, di una maggior sicurezza in città, di immigrati più rispettosi delle nostre regole, di una visione più moderna della mobilità.

"Non dobbiamo soltanto vincere le elezioni, ma vincerle bene, spiegando ai cittadini cosa vogliamo esattamente – ha affermato il candidato sindaco milanese – . Noi dobbiamo tornare ad essere protagonisti del nostro futuro. Non dobbiamo più subire le decisioni di altri. Dobbiamo alzare la testa e decidere noi cosa fare, come organizzare la Città Metropolitana. Perchè io non farò il sindaco metropolitano come vuole la retorica e, soprattutto chiederò l'abrogazione della legge sulle aree metropolitane. E' un errore così com'è stata fatta! L'idea di avere in Italia 14 Città metropolitane, quando sono una trentina in tutta Europa, è qualcosa di inconcepibile".

"A Milano hanno messo lo stesso vestito amministrativo di città più piccole – ha spiegato ancora Parisi – e questo complica la risoluzione di tanti problemi. Che senso ha, ad esempio, pensare che le problematiche di Milano siano diverse da quelli del territorio che la circondano? Pensiamo, quindi, a un modello più flessibile a rete. La caratteristica vincente della nostra struttura storica non è un mostro amministrativo, che non conta nulla, ma piuttosto il governo del territorio fatto dai Comuni, anche piccoli, attraverso una amministrazione più semplice, una modalità consorziata, un coinvolgimento totale dei sindaci".

"Cambiare profondamente la struttura del Paese sarà una sfida straordinaria – ha concluso Parisi -. Il degrado è troppo grave. Il territorio si deve arricchire attraverso la capacità degli investimenti privati, non mediante la spesa pubblica. Un modello di governo che dobbiamo sperimentare a Milano, per ampliarlo a livello nazionale. Tutti uniti, insomma, per forze e idee nuove, per riportare la gente a votare, con entusiasmo e con una visione di lungo periodo".

Alla fine, solo commenti positivi su Parisi, sul suo intervento, sulle idee manifestate. Presenti anche storici esponenti di passate Giunte legnanesi, attuali consiglieri comunali compreso Luciano Guidi consigliere metropolitano, resta comunque la domanda di fondo: riusciranno i partiti oggi riuniti per una serata a restare insieme per una intera e prossima campagna elettorale?:

"L'esito di Milano – ci risponde un ex amministratore cui non fa proprio difetto l'esperienza – sarà fondamentale". Difficile dargli torto.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Marzo 2016
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