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A Legnano una forma di “cretinismo consiliare”

6 Aprile 2019

[pubblicita]   Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di Giancarlo Restelli, alla fine della manifestazione di questa sera a Palazzo Municipale, indetta per contestare la Giunta Fratus e la decisione del difensore civico regionale per riattivare il consiglio comunale di Legnano. Si salvi chi può, oseremmo dire, dalla dettagliata analisi dello storico legnanese, oggi in veste di politologo. Difficile comunque non condividere almeno qualche sua considerazione. E, almeno per noi, ottima occasione per qualche riflessione.


Gentile Direttore, oggi a Legnano sembrava di essere tornati ai tempi della Presa della Bastiglia o della presa del Palazzo d'Inverno… molto più modestamente era la “presa” di Palazzo Malinverni.

Raramente Legnano protesta ma quando lo fa, lo fa “seriamente”: “SOS democrazia” (300 persone in piazza per salvare la democrazia!), c'era chi gridava allo “stupro della democrazia”, chi mostrava con orgoglio gerani rossi e bianchi (i colori di Legnano sembra di capire), chi minacciava di tirare monetine come nel caso di Craxi (Hotel Rafael): chissà, forse perché si sta girando un film a Legnano proprio su Craxi…

Esempi, quelli elencati e altri, di quel carattere latino, vera e propria palla al piede della politica italiana anche nelle sue manifestazioni locali: carattere latino nel senso di facili entusiasmi e altrettanto facili delusioni, tendenza a vedere la politica in senso manicheo (il “bene” di qua il “male” di là), con l'uso di toni forti ed esagitati creando solo confusione.

Vengono in mente le parole di Marx con le quali bollava come cretinismo parlamentare  l'”infermità che riempie gli sfortunati che ne sono vittime della convinzione solenne che tutto il mondo, la sua storia e il suo avvenire, sono retti e determinati dalla maggioranza dei voti di quel particolare consesso rappresentativo che ha l'onore di annoverarli tra i suoi membri, e che qualsiasi cosa accada fuori delle pareti di questo edificio … non conta nulla in confronto con gli eventi incommensurabili legati all'importante questione, qualunque essa sia, che in quel momento occupa l'attenzione dell'onorevole loro assemblea”.

Insomma a Legnano se non proprio “cretinismo parlamentare” (non esageriamo!) abbiamo avuto una nostra forma di “cretinismo consiliare”: ossia la tendenza a considerare una grande battaglia quella che oggi è stata “combattuta” nel nome della “democrazia”.

Trecento persone! Se non sbaglio a Legnano siamo in 60mila. Togli i vecchi e i bambini erano sempre pochi, molto pochi i manifestanti.

Il PD sembra sia riuscito a realizzare quello che è la sua politica dal 1994, ossia mettere fuori gioco l'avversario (da Berlusconi in avanti) con l'azione giudiziaria. Non con i buoni programmi e la buona politica di governo: solo contando sulle debolezze o il malaffare altrui.

E intanto rimangono i problemi di tutti quei cittadini che i trecento (non di Leonida e nemmeno “giovani e forti”) non rappresentano: anziani, giovani, disoccupati… maggioranza silenziosa, costretta a essere silenziosa perché nessuno l'ha mai rappresentata e ascoltata.

Ai leghisti usciti dal governo della città e che ora fanno le anime candide vorrei dire che sapevano con quale partito stavano facendo politica, chi sarebbero stati i loro interlocutori a livello nazionale, quali interessi avrebbero difeso. Hanno scoperto tutto ciò solo dopo mesi mostrando ingenuità  e disarmante candore.

Mi spiace per Fratus, che considero una brava persona (per quel poco che so). Probabilmente l'errore di Fratus è stato quello di non rendersi conto di quale covo di vipere era la politica legnanese nelle mani di minoranze faziose, alleati fedifraghi e consiglieri fraudolenti.
Dico tutto questo non manifestando alcuna simpatia per Lega, Forza Italia o altro.

Quali conclusioni trarre? Verrebbe da dire che la politica sia a livello nazionale che locale opera una sorta di selezione al contrario: i migliori se ne tengono rigorosamente fuori, i peggiori (anche solo nel senso di modesta preparazione politica) hanno posti, spazi, rappresentanze e con quali effetti basta solo accendere la televisione. Nel nostro caso leggere Legnanonews.

Giancarlo Restelli

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