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Hidden Figures al Cineforum Pensotti Bruni

Il Cineforum Marco Pensotti Bruni di Legnano apre i suoi orizzonti anche alla lingua inglese all’interno del Progetto Videotrolley/CinemaScuolaLAB

Il Cineforum Marco Pensotti Bruni di Legnano apre i suoi orizzonti anche alla lingua inglese: dopo l’ottimo successo dell’iniziativa legata alla fruizione di film in francese, per la prima volta come proiezione serale l’associazione culturale guarda anche oltreoceano. Già nella passata stagione si era pensato di proporre all'interno del progetto Videotrolley un film in lingua originale dedicato esclusivamente alle scuole (Whiplash di Damien Chazelle). Quest’anno alla proiezione mattutina si affiancherà un evento serale indirizzato alla cittadinanza e ai soci del Cineforum. La proposta rientra all’interno del Progetto Videotrolley/CinemaScuolaLAB, che ha da poco preso il via in tutti gli istituti secondari di 2° grado della città.

Martedì 26 marzo, alle 21, al Cinema Sala Ratti, sarà proiettato il film Hidden Figures (Il diritto di contare), diretto da Theodore Melfi e interpretato da Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe e Kevin Costner. La proiezione è stata inserita anche all’interno degli eventi del Comune di Legnano per la celebrazione della giornata della donna 2019. La serata sarà introdotta da Sergio Grega, Presidente del Cineforum Marco Pensotti Bruni di Legnano, da Gisella Langé, Gabriella Nebuloni e Ivana Rigo e vedrà la partecipazione di Margaret Fowler, esperta del British Council, Paola Reggiani, esperta in scienze applicate, e Riccardo Scarcelli, Ingegnere in ambito aeronautico. L’ingresso è gratuito.

Sono previsti, inoltre, una proiezione speciale per le scuole, che si terrà mercoledì 27 marzo a Legnano, dalle 9.30 alle 13, e un incontro speciale di formazione per i docenti, che si terrà martedì 26 marzo dalle 15 alle 17 presso l'IS C. Dell'Acqua, capofila della Rete Videotrolley.

Il film

Nella Virginia segregazionista degli anni Sessanta, la legge non permette ai neri di vivere insieme ai bianchi. Uffici, toilettes, mense, sale d’attesa, bus sono rigorosamente separati e la NASA, a Langley, non fa eccezione. Il film racconta la storia (vera) di tre scienziate, Katherine Johnson, genio dei numeri e della matematica, Dorothy Vaughan, ingegnere e Mary Jackson, informatica, che vengono assunte alla NASA nel ruolo minore di un team di “calcolatrici”. E se non bastasse, siamo in Virginia, è il 1961 e le tre ragazze sono nere.  Hidden Figures / Il diritto di contare mette in scena efficacemente il razzismo e il sessismo dei bianchi concentrandosi sui drammi silenziosi che muovono la Storia. Ma le tre scienziate, confinate nell’ala ovest dell’edificio della Nasa, si battono tenacemente contro le discriminazioni per abbattere le barriere razziali, imponendosi poco a poco, con grazia e competenza, sull’arroganza di colleghi e superiori e, alla fine, la spuntano. Il loro sarà un apporto fondamentale alla storia dell’esplorazione spaziale americana. Con la loro intelligenza e ostinazione hanno cambiato, alla loro maniera, il mondo e hanno doppiato la “linea del colore” contribuendo a mandare John Glenn in orbita e Neil Armstrong sulla luna.

Vite cancellate, storie negate alla Storia per secoli, quelle delle donne in un mondo scritto e organizzato dagli uomini. Vite segregate, storie di sottomissione e di persecuzione quelle dei neri in un’America dominata dalla supremazia bianca. Donne e nere (come nel film), quindi doppia separazione, abbandono e umiliazione. Con questo Hidden Figures (titolo originale del film, ovvero "figure nascoste / numeri nascosti?"), Theodore Melfi racconta proprio una storia vera, perduta come tante, dimenticata anche negli Stati Uniti, racconta di queste donne nere, del loro genio e del loro apporto essenziale in un mondo di massima virilità come la NASA ai tempi dei primi voli spaziali, e di ossessione bianca contro i diritti civili che gli afroamericani avevano cominciato a chiedere con manifestazioni non violente. Uno dei meriti di questo film è di avere sfogliato una pagina della storia della NASA, fino ad ora sconosciuta, e di averla resa nota.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Marzo 2019
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