Il loro album “Comunisti col Rolex” è doppio disco di platino, tutte le 16 tracce sono entrate nella classifica dei brani più ascoltati: questa sera, venerdì 7 luglio, J-Ax e Fedez hanno fatto ballare più di 7mila persone all’ottava serata del Rugby Sound festival.

Il Castello di Legnano come San Siro, fin dal mattino sono tantissimi i fans che si sono messi in coda per cercare di aggiudicarsi il posto migliore, e le code all’ingresso si sono susseguite fino alla chiusura del botteghino per sold out.

È stato un incontro tra generazioni quello che ha animato una delle serate più attese della dieci giorni musicale che per la prima volta quest’anno ha trovato casa nella Città del Carroccio: dai fan che seguono J-Ax dalle prime note con gli Articolo 31 all’inizio degli anni ’90, al pubblico “più recente” di Fedez, ai tanti genitori che hanno accompagnato i figli – e nella platea erano numerosi anche i bambini – ad ascoltare i propri idoli e poi si sono ritrovati a ballare a loro volta scatenati sotto il palco. Nemmeno il caldo e quelle che lo stesso J-Ax ha definito «zanzare che hanno fatto il Vietnam» hanno scoraggiato gli appassionati. Tra chi ha assistito al concerto, anche la fidanzata di Fedez, la fashion blogger Chiara Ferragni.

Apertura e chiusura sulle note di “Senza pagare”, hit del momento che si sta candidando a pieno titolo per entrare a far parte dei tormentoni dell’estate, i due artisti – tra i più attesi della manifestazione – hanno regalato due ore di musica e puro spettacolo ai fans.

Imponente la presenza di pubblico, imponente anche il dispiegamento di Forze dell’Ordine e di soccorritori. Il comitato locale di Croce Rossa, questa sera, era presente con ben 45 volontari, tre ambulanze ed una postazione medica, con quella che è la presenza più massiccia dell’intera manifestazione.

Durante il concerto, la Polizia Locale ha rinvenuto alcuni cellulari smarriti, che potranno essere ritirati dai proprietari rivolgendosi al Comando di corso Magenta con documentazione comprovante la proprietà.

Galleria fotografica a cura di J.J. Bustamante