Il bilancio consuntivo 2018, approvato all'unanimità nell'ultimo consiglio comunale dell'era Fratus, si chiude con un avanzo di amministrazione pari a 48 milioni di euro. Una somma cospicua che non può però essere spesa per intero: del totali, 31 milioni di euro sono infatti accantonamenti per crediti non esigibili (multe) che il Comune si trascina da oltre 20 anni e che probabilmente non saranno più riscossi, mentre circa 5mila euro sono fondi già vincolati per il codice della strada, l'eliminazione delle barriere architettoniche e per contributi già destinati. 

Ammonta quindi a 11milioni e 700 mila euro la cifra che potrà essere usata, nelle spese correnti, per investimenti, tenendo presente che una quota dovrà essere tenuta da parte per eventuali emergenze. «Al Commissario – spiega il dirigente del settore contabilità e programmazione, Fabio Malvestiti, che ha presentato il documento in consiglio.  – lasciamo una situazione di bilancio del tutto tranquilla. Legnano è un Comune virtuoso: lo è stato nelle amministrazioni di centro sinistra e lo è stato in quelle di centro destra che si sono succedute».

Per quanto riguarda i 400mila euro "persi" per il ritardo nell'approvazione del bilancio, l'idea della maggioranza sarebbe stata quella di rifinanziarli con l'avanzo di bilancio, ma ogni decisione ora è nelle mani del Commissario che avrà il compito di guidare il Comune fino alle prossime elezioni. 

Infine una curiosità: il Comune di Legnano ha dovuto cancellare dal bilancio 2 milioni di euro a seguito della rottamazione delle cartelle esattoriali sotto i mille euro.