L' arcobaleno con la scritta "Tutto Andrà Bene" è arrivato a portare una carica di ottimismo anche alla Rsa Sant'Erasmo, in estrema difficoltà dopo i primi contagi di coronavirus all'interno della casa di riposo. Gli operatori rimasti in servizio, sono usciti nel cortile della struttura tenendo in mano questo messaggio di speranza, di cui tanto hanno bisogno. 

La Rsa, che nonostante appelli e ripetute richieste, non ha ottenuto la possibilità di effettuare i tamponi su ospiti e operatori, sta lottando per gestire un'emergenza sanitaria sempre più critica con due operatrici contagiate (una fortunatamente è guarita), un'ospite deceduta con il coronavirus e un'altra portata in ospedale con la febbre alta e riportata in casa di riposo, nonostante la positività al virus.

In tutto questo, il personale è in sotto-organico. Sono ventisei, fra ASA e Infermieri, (su un totale di 84) i dipendenti che hanno chiesto e ottenuto malattia dai loro medici di base. In particolare, gli infermieri in servizio sono solo 6 su 14.

Proprio oggi, 14 marzo, a dare loro manforte è arrivata una infermiera volontaria, accolta con molta gratitudine da tutto lo staff. Dopo avere letto gli articoli e gli appelli della Fondazione, l'infermiera, che preferisce non comparire, si è presentata alla direzione mettendosi a disposizione in questo difficile momento, nonostante la situazione sanitaria critica. «Un gesto che apprezziamo molto – commenta il direttore della Fondazione, Livio Frigoli -. Ringraziano di cuore la nuova infermiera e tutti gli operatori che continuano a lavorare con dedizione e spirito di gruppo nonostante le difficoltà. Siamo arrabbiati ma andiamo avanti».

Vicinanza e gratitudine agli operatori anche da parte dei parenti degli ospiti ricoverati alla struttura: uno di loro ci ha scritto per fare pervenire la sua gratitudine e il suo sostegno per il lavoro che stanno svolgendo tutti con professionalità.