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Scuola di Cultura Politica: Empatia e razionalità in politica

Un incontro partecipato (una novantina i presenti) che ha visto alternarsi riflessioni di carattere teorico a riferimenti pratici di vita vissuta

Riceviamo e pubblichiamo:

Si  è tenuta ieri sera, giovedì 16 gennaio, la seconda lezione del primo ciclo di incontri organizzato dalla “Scuola di Cultura Politica", un innovativo spazio culturale dedicato ai giovani della nostra città, e da questi progettato e gestito, per approfondire, in modo pacato, pluralista  ed argomentato alcuni dei grandi temi della cultura politica.

Un incontro molto sentito e partecipato (una novantina i presenti a gremire la sala) che ha visto alternarsi importanti riflessioni di carattere teorico a riferimenti pratici di vita vissuta, riconducibili alle esperienze concrete di ciascuno ed a significativi fatti della vita politica dei nostri giorni. Il tema della serata  “Emozioni e passioni politiche” è stato brillantemente illustrato e presentato da Sara Songhorian (giovane ricercatrice di filosofia morale presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano) ed ha stimolato la discussione e la partecipazione attiva di numerosi dei giovani presenti.

[pubblicita]    Si è discusso dell’importanza e dei limiti dell’empatia (ovvero, in qualche modo, della componente emotiva) nel contribuire a definire le cosiddette “scelte morali” di ciascuno ed i suoi conseguenti comportamenti nelle relazioni sociali e politiche, e di come e quanto il contributo della razionalità e del pensiero quantitativo, del tutto indipendente dalla componente emotiva, sia assolutamente essenziale a dare equilibrio e stabilità a queste scelte ed a questi comportamenti. Ed a ristabilire un principio di giustizia.

Non sono mancati riferimenti al comportamento forzato, ma in qualche modo ormai connaturato a molte delle comuni strategie di comunicazione politica dei nostri gironi, di chi tende a stimolare esclusivamente il sentire emozionale dei cittadini nascondendo, o alterando, la lettura razionale e quantitativa dei fatti. E di come, per contro, l’interpretazione e la comunicazione puramente razionale, anche se autorevole, faccia fatica, da sola, a fare breccia nelle coscienze delle persone e stenti quindi a modificare idee e comportamenti pregiudiziali.

E si è concluso con un invito all’impegno individuale di ciascuno per superare e bilanciare i limiti ed i tranelli dell’emotività: impegnarsi in prima persona nella comprensione dei fatti, nell’approfondimento razionale, nella ricerca di un confronto pacato e argomentato, nel ragionare insieme.

Che, in fondo, è proprio il proposito ed il senso profondo della ragione d’essere della “Scuola di Cultura Politica”.           

Le lezioni del primo modulo proseguiranno il 30 Gennaio prossimo, sempre alle 21, sempre alla Casa della Carità di Legnano (in via Santa Teresa del Bambin Gesù,2).

Greta Favaro, ricercatrice di Filosofia Politica, parlerà di “Legge e Giustizia. Disobbedienza e obiezione di coscienza”.

Per informazioni o iscrizioni:
Segreteria della scuola
Tel. 335 6347610 (Carla) – Tel. 345 0939314 (Giovanni)

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Gennaio 2020
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