Forse aveva alzato un po' troppo il gomito per riuscire a rientrare in casa, ed ha finito per passare la notte in caserma e la mattinata davanti al giudice. 

[pubblicita]Ieri sera, giovedì 16 gennaio, un 49enne, al rientro dalla serata, si è attardato davanti a casa in via Petrarca a Parabiago: complice probabilmente l'alcol, l'uomo aveva qualche difficoltà ad entrare nell'abitazione. Vuoi il cappuccio calato sugli occhi, vuoi il volto coperto, la sua presenza è stata però segnalata ai Carabinieri, che sono intervenuti e, trovandolo fermo davanti al cancello di quella che si sarebbe poi scoperto essere casa sua, gli hanno chiesto i documenti per identificarlo.

Documenti che però il 49enne non ha mostrato agli uomini dell'Arma, aggredendoli con pugni e schiaffi. E quando i Carabinieri l'hanno ammanettato, dall'abitazione è uscita la madre, spiegando che non si trattava di un ladro ma del figlio.

L'uomo, in cura al SERT e con precedenti penali specifici per resistenza a pubblico ufficiale, è stato portato in caserma e questa mattina, venerdì 17 gennaio, è stato processato per direttissima davanti al Tribunale di Busto Arsizio per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, che ha convalidato il fermo e ha stabilito per l'uomo l'obbligo di firma una volta alla settimana alla caserma dei Carabinieri di Parabiago, in attesa del giudizio.