Case Aler Mazzafame: “Passano i sindaci ma i problemi restano”
Il Comitato Laboratorio di Quartiere Mazzafame di Legnano si appella alla sensibilità del Commissario affinchè vengano risolti i problemi delle case Aler

Il Comitato Laboratorio di Quartiere Mazzafame di Legnano si appella alla sensibilità del Commissario Prefettizio affinchè vengano risolvati i problemi che ormai da troppi anni affliggono i residenti delle care Aler del rione. «Nonostante il Contratto di Quartiere e le ristrutturazioni operate sugli edifici – scrive il Comitato in una acorata lettera – la situazione dei residenti non è migliorata, anzi». Tra i problemi più evidenti c'è ancora il teleriscaldamento che «avrebbe dovuto far risparmiare un sacco di soldi alle famiglie, invece è stato solo l’inizio di un’odissea di cui non si vede la fine. Bollette pazze, acqua calda assente, continue disfunzioni nell’erogazione del calore e sostituzioni continue di scambiatori»
[pubblicita]Dopo diverso tempo, e «la colpa palleggiata tra Aler e Amga», il malfunzionamento – spiega il Comitato «era stato attribuito alla mancata coibentazione delle tubature, con relativa dispersione del calore, ed era stato promesso un intervento che avrebbe rimesso tutto a posto. Sono anche stati stanziati i fondi necessari all’intervento, ma a distanza di anni, ancora il problema non è risolto. I lavori non sono neanche mai iniziati».
«Intanto – prosegue ancora il Comitato – il debito che Aler ha accumulato nei confronti di Amga ammonta ormai a circa mezzo milione di euro, e sembra improbabile che Aler, nella situazione finanziaria in cui versa, possa far fronte al debito che essa stessa, non vigilando (o peggio) sui lavori a suo tempo effettuati, ha causato».
Ma se quello del teleriscaldamento è il problema più grave, il Comitato non tralascia le altre questioni che affliggono gli inquilini. «Che dire dell’illuminazione degli spazi comuni, funzionante ad intermittenza? – le domande ancora senza risposta – dei cancelletti senza serratura e delle fotocellule dei cancelli perennemente guaste? della manutenzione approssimativa e della mancata disinfestazione del verde? dei parcheggi non delimitati, dei citofoni non funzionanti …?»
Quindi la domanda finale: «Dobbiamo confidare nella sensibilità del commissario prefettizio o attendere le passerelle con contorno di promesse in vista delle prossime elezioni amministrative?»
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