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Via Dante, il sindaco di Cerro: “Grandi problemi di sicurezza”

L'amministrazione spiega il perchè delle scelte riguardanti il caseggiato di via Dante

Un pericolo troppo grande lasciare i residenti in via Dante 68. Così l'amministrazione di Cerro Maggiore spiega la decisione di tagliare il gas e procedere, quindi, con lo sgombero delle famiglie che abitano nel caseggiato al confine con San Vittore Olona.

«La problematica del caseggiato via Dante non nasce oggi. Si sospettava che lo stabile fosse al limite della legalità con gravi rischi per le vite delle persone che vivono o di tutte quelle altre persone che abitano al fianco di questo luogo e devono sopportare i disagi – commenta il sindaco Nuccia Berra -. Da tempo la situazione era monitorata, perché alla semplice vista di un passante sono evidenti le criticità, eppure, nel recente passato solo il commissario prefettizio ha agito attivamente e concretamente».

[pubblicita] «Va inoltre chiarito che dopo l’ultimo sopralluogo dei Vigili del Fuoco, e loro verbale, la situazione è parsa grave e complessa: il fabbricato ha grandi problemi di sicurezza e la situazione all'interno è tutt'altro che sotto controllo sia dal punto di vista igienico sia dal punto di vista delle utenze; la più pericolosa la questione del gas. Proprio durante il sopralluogo di qualche settimana fa i Virgili del Fuoco avevano disposto il distacco di alcune utenze del gas per mancanza delle minime condizioni sicurezza – continua la prima cittadina, nonchè assessore al sociale -. Per tutte queste ragioni voglio con forza ribadire che la nostra azione non è assolutamente politica, bensì vogliamo tutelare sicurezza e legalità. E per fare questo ci vediamo costretti a difenderci anche da attacchi politici di basso profilo, cinici e senza senso. Sottolineo infine che dopo l'ultima ordinanza abbiamo coordinato gli uffici e ricevuto le delegazioni dei residenti per ascoltarli e fare loro delle proposte per dei progetti di assistenza sociale e abitativa per tutte le persone fragili presenti nel Caseggiato, cercando di andare oltre gli obblighi minimi previsti, ma senza far ricadere infiniti costi sulla nostra collettività, che in questa vicenda ha già fatto molto in questi anni. A queste proposte non abbiamo avuto risposta».

A fare eco alle parole del sindaco Berra ci sono le dichiarazioni dell'assessore alla sicurezza Fabrizio Sberna. L'esponente leghista pone l'accento sulla questione sicurezza per i residenti: il rischio per le famiglie sarebbe troppo alto. «Noi non vogliamo arrivare ad assistere inermi, girando lo 'sguardo' da un'altra parte – afferma Sberna –. Noi vogliamo agire nella legalità e porteremo a termine quello che fino a oggi la pseudo sinistra non ha voluto affrontare, ricordando che in questi anni loro hanno governato, ma i fatti non si sono visti. Questi sono gli stessi pseudo politici che aprono e chiudono gli occhi a seconda della comodità, giusto per avere visibilità. Chiudiamo questa doverosa risposta chiedendo ai quei politicanti, che ora si ergono a paladini della giustizia, con una semplice domanda: e se succede qualcosa?».

Redazione
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Pubblicato il 20 Febbraio 2019
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