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“Ama il tuo seno”: incontri per prevenire il tumore alla mammella

Dallo stile di vita salutare all'importanza dei controlli precoci, di questo e tanti altri aspetti della prevenzione si parlerà a Villa Pomini

Si avvicina l'ottobre rosa dedicato alle donne e alla prevenzione del tumore al seno. A Castellanza vengono proposte due serate dedicate al tema, dove, nella sala conferenze di Villa Pomini, interverrano dottori ed esperti in nutrizione e in screening mammografico. 

«Un'iniziativa che sposa due condizioni medico-preventive – spiega l'assessore alla cultura, Gianni Bettoni -: l'attenzione a cosa si mangia, ma anche l'importanza del controllo per evitare la progressione a stadi più gravi». Il primo cittadino, Mirella Cerini, consapevole che «le donne spesso trascurano i segnali del loro corpo» sottolinea l'importanza delle due serate che vogliono «portare all’attenzione delle donne del territorio temi su cui ancora oggi c'è poca attenzione. Si dice sempre domani, ma poi arriva il momento che domani è tardi».

L'iniziativa è stata fortemente voluta da Donne per Castellanza in collaborazione con la Scuola Italiana di Senologia: «Questo è un volontariato in cui crediamo – commenta Lidia Bramani, presidente della Scuola Italiana di Senologia -. Le donne devono sapere che quello che previene il tumore al seno previene tante altre patologie. Lo stile di vita, se cambia radicalmente, riesce a dare una prospettiva di vita diversa. Bisogna cominciare a dire alle persone che si può guarire e si può prevenire, bisogna essere positivi».

Il primo incontro sarà giovedì 4 ottobre alle 21: i relatori parleranno di prevenzione in movimento e a tavola. «Tratteremo il tema della prevenzione primaria – spiega il dottor Claudio Andreoli, oncologo alla Mater Domini e direttore della Scuola Italiana di Senologia -. Sono tanti i fattori che possono aiutarci a ridurre del 35-40% la possibilità di ammalarsi di cancro, specialmente alla mammella e all’intestino. Il nostro obiettivo è arrivare al 2045 con un'incidenza di cancro diminuita del 40%. In provincia di Varese 1 donna su 8 si ammala di tumore ed è quindi importante avere una strategia globale per ridurre questo numero».

Giovedì 25 ottobre, sempre alle 21, sarà affrontato invece l'aspetto legato ai controlli e alle cure personalizzate: «Sono stati fatti grandi progressi nella diagnostica – sottolinea il dottor Andreoli -: ora è possibile scoprire un tumore di 4mm evitando così che arrivi a 2 cm. Miglioramenti ne sono stati fatti anche nei trattamenti e parleremo di tutte le armi che abbiamo oggi a disposizione. Per ridurre il rischio ci sono tanti fattori che giocano insieme – conclude l'oncologo –: avere un figlio prima del 20 anni, ma anche mangiare sano o fare una camminata di 40 minuti un giorno sì e uno no. Se si vuole si può».

Oltre al dottor Andreoli, interverranno anche la dott.ssa Patrizia Pasanisi, nutrizionista, specialista in Igiene Medica e dirigente del dipartimento di Prevenzione all'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, oltre alla dott.ssa Maria Silvia Sfondrini, radiologo, esperta in screening mammografico e responsabile della Breast Unit della Fondazione Policlinico Cà Granda di Milano. 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Settembre 2018
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