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Campagna ProVita: in piazza il Popolo della Famiglia

Camion vela hanno circolato nelle città italiane per 8 ore al giorno, tra queste anche Busto Arsizio

Si è conclusa la campagna “Camion vela legge 194” promossa da ProVita in collaborazione con centinaia di persone in tutta Italia.

Sono state coperte quasi tutte le  110 province e un numero molto maggiore di città e Paesi nelle quali sono circolanti i 100 camion vela che pubblicizzavano i manifesti contro l'aborto.

Uno degli aspetti più significativi è sicuramente quello di aver organizzato in quasi un mese una campagna nazionale costata parecchie decine di migliaia di euro e che ha risvegliato negli italiani la discussione sulla liceità dell'aborto; sono state coinvolte decine di associazioni di area cattolica che hanno lavorato fianco a fianco allo scopo di ribadire il primato della Vita sulla imperante cultura di morte divulgata dalla società moderna.

E ormai indubbio che il feto è un bambino: lo testimoniano le fotografie fatte con camere microscopiche inserite nell'utero materno e purtroppo anche fotografie di feti abortiti; è facile reperire filmati nei quali sono mostrati i feti abortiti che ancora si muovono nelle mani dei Medici che hanno compiuto questo orribile gesto.

L'aborto è un omicidio e anche della peggior specie perché è compiuto dalla madre (e dal padre) nei confronti del proprio figlio.

Non è ammissibile che una società moderna esista una legge che giustifichi l'omicidio dei figli da parte dei propri genitori.

Non esistono motivi validi per uccidere il proprio figlio e questa legge deve essere abolita perché nessuna regolamentazione può legittimare comportamenti così inumani.

Tutti coloro che affermano che l'aborto è una conquista mentono e in alcuni casi sono in malafede: l'aborto è sempre una sofferenza, un lutto, un danno in primis per il bambino e soprattutto per la donna che spesso non sa a quali conseguenze va incontro quando abortisce.
Ci sono donne che stanno male per mesi per aver sofferto un aborto spontaneo dopo pochi giorni dal concepimento, figuriamoci quali sofferenze per aborti volontari dopo 12 settimane!

Gli abortisti affermano che gli aborti sono diminuiti dall’entrata in vigore della 194.
Questo non è assolutamente vero! Innanzitutto perché:

1. Gli aborti sono aumentati nei primi anni successivi alla promulgazione della 194 (dal 1978 al 1982 passarono da 68.000 a 234.377)

2. Ora invece le donne in età fertile sono notevolmente diminuite

3. Inoltre è diminuita la disponibilità delle donne ad avere figli

4. Da ultimo sono aumentate in maniera esponenziale le pillole abortive del giorno dopo e di 5 giorni dopo. In totale nel 2017 sono state vendute 570.000 pillole che hanno provocato un numero imprecisato di aborti.

L’impegno del Popolo della Famiglia – Circolo di Busto Arsizio è quello di rendere coscienti i nostri concittadini di questa realtà e di diffondere la cultura della Vita, contro la cultura della morte che viene propinata in tutte le salse in tutte le occasioni dai media asserviti alla cultura dominante.   

Circolo Popolo della Famiglia Busto Arsizio

Redazione
info@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Maggio 2018
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