Rifiuti in città: “Occhi elettronici” per punire i maleducati
L'assessore Alpoggio annuncia di aver avviato un'attenta analisi per individuare i punti critici della città I cestini straripano d'inciviltà: raccolte 511 tonnellate di rifiuti
Più "occhi elettronici" per indentificare e punire i "pattumeros". I legnanesi continuano a scambiare i cestini come vecchi cassonetti dell'immondizia e non accenna a diminuire il fenomeno dell'abbandono di rifiuti. Così, l’assessore all’Ambiente, Gianluca Alpoggio, ha preannunciato un giro di vite verso chi «non rispetta l'ambiente». Ed ecco che si è avviata un'attenta analisi per individuare i punti critici della città e «una volta mappata l'incività potremo intervenire – afferma Alpoggio -, installando telecamere oppure ottimizzare il raggio d'azione di quelle già esistenti».
Pugno di ferro contro i maleducati che proprio non riescono a rispettare le regole. Basti pensare che nel 2017 Aemme Linea Ambiente dai 550 cestini stradali presenti in città ha raccolto 511 tonnellate di rifiuti, ossia 8 chili e mezzo per abitante. Dati allarmanti che confermano lo scarso senso civico diffuso in città «Non riteniamo più ammissibili certi comportamenti – afferma con forza l'assessore Alpoggio -. Vengono presi di mira anche i cestini del centro, oltre che aree private come quelle alla Gabinella. Sono atti che squalificano la città anche a livello d’immagine».
In prima linea con gli operatori di Linea Ambiente anche la Polizia Locale, non a caso il Comando ha rinnovato l'alleanza con Ala per contrastare il degrado anche attraverso servizi di bonifica e pulizia delle aree occupate abusivamente. Nel 2017, gli agenti hanno registrato 45 accertamenti per abbandono di rifiuti accertati ed emesso 51 sanzioni. L’abbandono di rifiuti è un reato che comporta sanzioni amministrative e che assume risvolti anche penali, quando di mezzo ci sono rifiuti pericolosi.
In previsione dell'introduzione della raccolta puntuale a Legnano, prevista per il 2019, l'assessore ha commentato «stiamo cercando di mettere in campo una strategia per iniziare a introdrodurre la novità. Non sarà semplice: stiamo parlando di una città non di un piccolo paese. Proprio per questo opteremo per introdurre gradualemente questa nuova modalità di raccolta. In questo momento stiamo studiando come educare e informare la cittadinanza in modo che possa affrontare al meglio la sperimentazione».
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