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Bus, una mozione mette a ferro e fuoco il Consiglio Comunale

Oggetto della mozione, la richiesta di attivare Arpa per la verifica della situazione ambientale dopo le modifiche dei percorsi dei bus 

L'emozione non ha voce? Le mozioni, invece, ce l'hanno, eccome se ce l'hanno. Tant'è che è stata proprio una mozione presentata dal gruppo consiliare Nuovi Orizzonti di Libertà a mettere a ferro e fuoco il Consiglio Comunale di Busto Garolfo durante la seduta di martedì 23 gennaio.

Argomento "caldo" ancora una volta sono stati i bus, o meglio i nuovi percorsi cittadini dei bus, che ormai da più di un anno fanno discutere tanto la politica, quanto la comunità. All'ordine del giorno, infatti, lo scorso martedì c'era la richiesta rivolta dal gruppo di minoranza al sindaco di «sollecitare l'immediata attivazione degli uffici dell'Arpa di Parabiago affinchè provvedano ad effettuare gli accertamenti necessari del caso per verificare la situazione ambientale – cioè inquinamento acustico ed atmosferico – che si è venuta a creare, anche in ragione del fatto che, in qualità di sindaco, deve essere considerata responsabile per le eventuali conseguenze negative in danno alla salute dei cittadini».

Mozione inaccoglibile per la maggioranza, dal momento che l'amministrazione nel mese di gennaio ha già provveduto a richiedere ad Arpa la verifica indicata. Ma la giunta, secondo Nuovi Orizzonti, si è mossa troppo tardi («Avete aspettato la nostra mozione per fare qualcosa che invece avreste dovuto fare già a a suo tempo: è una presa in giro nei confronti dei cittadini»)

Un ritardo che, peraltro, non è l'unica colpa che le minoranze imputano alla giunta Biondi. «In diverse commissioni sono stati richiesti i dati relativi al transito di alcuni bus che risultano spesso vuoti: niente di tutto questo è mai stato fornito – ha infatti sottolineato la consigliere di opposizione Sabrina Lunardi -. Inoltre in diverse occasioni si è cercato di far passare il messaggio che alcune delle modifiche erano state richieste da Città Metropolitana, quando Città Metropolitana è solo deputata a verificare la sicurezza dei tracciati». 

«Con la modifica del percorso del trasporto pubblico ci siamo mossi in senso migliorativo – ha replicato il sindaco Susanna Biondi –: siamo infatti passati da una situazione in cui tutti i pullman transitavano su alcune vie, tra l'altro densamente abitate, nel numero di circa 280 al giorno, alla situazione attuale che vede una maggiore distribuzione e quindi un numero molto più contenuto di transiti su ciascuna via interessata. Per quanto riguarda i pullman vuoti in certi orari, non ci viene data la possibilità di intervenire su quelle corse perché Busto Garolfo è punto di arrivo e di partenza, ma poi il percorso si snoda al di fuori del paese. E non mi risulta di aver mai detto che a scegliere il percorso sia stata Città Metropolitana».

L'apice della polemica, comunque, doveva ancora arrivare: «Nuovi Orizzonti ha amministrato questo paese per cinque anni – è intervenuto l'assessore Giovanni Rigiroli –, non vi siete mai accorti che da via Manzoni, Piazza Lombardia e via Cadorna passavano 280 bus al giorno? I cittadini che risiedono in quelle vie avevano forse meno diritto di essere tutelati? Che differenza c’è tra la tutela della salute dei cittadini di quelle zone rispetto ad adesso?».

Un'uscita che a Patrizia D'Elia non è andata per nulla a genio, al punto di arrivare ad invitare l'assessore alle dimissioni: «Se prima il problema non è mai venuto fuori, qualche domanda se la dovrebbe fare lei, non noi. Non siamo noi a mancare di rispetto ai cittadini ma lei, dovrebbe pensare a dimettersi. Contro di noi non è mai stato creato alcun comitato: fatevi qualche domanda prima di puntare il dito solo perchè avete fatto una pessima figura». 

Apriti cielo: «Nuovi Orizzonti cavalca politicamente la situazione e mi scrive che io in qualità di sindaco dovrò essere considerata responsabile per le eventuali conseguenze negative in danno alla salute dei cittadini – ha tuonato il sindaco Biondi –. Vi faccio la stessa domanda: voi per cinque anni avete dormito? Li avete fatti questi controlli? La salute va tutelata quando ce n’è bisogno o quando ci sono le raccolte firme?».

Insomma, non esattamente un clima disteso. La mozione alla fine è stata respinta, ma gli animi non si sono placati, tanto che il numeroso pubblico presente – che più di una volta si è fatto sentire anche durante il dibattito consiliare – ha abbandonato la sala tra applausi e urla ironiche.

La stessa amministrazione, ieri, mercoledì 24 febbraio, è intervenuta nuovamente sulla questione. Di seguito riportiamo integralmente il testo del comunicato stampa.


Ieri sera, in Consiglio Comunale, durante la discussione della mozione presentata da Nuovi Orizzonti di Libertà relativa ai nuovi percorsi degli autobus, abbiamo assistito ad un uso spregiudicato e strumentale di questa tematica.
Sfruttando ad arte l’argomento della tutela della salute dei cittadini che abitano nelle vie interessate dalla nuova viabilità del trasporto pubblico, Nuovi Orizzonti di Libertà ha voluto fare propria la richiesta, già avanzata dal Comitato Cittadino NO BUS, di verifica da parte di ARPA dei parametri di inquinamento acustico e atmosferico.

Nei fatti, l’Amministrazione Comunale, ancora prima di arrivare alla discussione della mozione in Consiglio Comunale, aveva già provveduto a richiedere un parere ad ARPA sulla possibilità di una rilevazione e, successivamente, ad inoltrare la sopracitata richiesta, nell’intento di dare seguito ai rilievi dei cittadini. Purtroppo, in Consiglio Comunale, la comunicazione da parte della Sindaca dell’avvenuta richiesta ad ARPA non ha ricevuto alcuna attenzione: prova evidente che l’obiettivo di Nuovi Orizzonti di Libertà era quello di fare polemica e strumentalizzare le lamentele del Comitato dei Cittadini e non quello di supportarne la richiesta.

Nella mozione, in particolare, si sottolinea la responsabilità del Sindaco rispetto alla salute dei cittadini. A questo riguardo, ci domandiamo per quale motivo Nuovi Orizzonti di Libertà, nei cinque anni della propria amministrazione, non abbia in alcun modo effettuato i controlli che ora, a gran voce, richiede. La salute dei cittadini interessati dal precedente percorso, secondo Nuovi Orizzonti di Libertà, era forse meno preziosa? Oppure, come affermato più volte dalla consigliera D’Elia, ci si deve interessare solo in presenza di lamentele e raccolte firme?

Che la nostra modifica, per l’impatto generale sul paese, sia migliorativa è dimostrato da dati oggettivi: la nuova viabilità infatti non ha modificato il numero totale dei bus che circolano in paese, ma si sono ridotti i chilometri di percorrenza e in più si è provveduto a distribuire su più vie i carichi che prima si concentravano pesantemente su poche strade, peraltro densamente abitate. Basti pensare che nella precedente organizzazione il totale dei passaggi sulle vie di maggior transito degli autobus era di 280 al giorno, concentrati in Via Manzoni e Piazza Lombardia, mentre oggi il numero massimo di passaggi avviene sulla Via Monte Bianco con 138 transiti (attualmente, per questa via, il numero dei transiti è rimasto immutato rispetto alla situazione precedente). Anche nelle vie di minor traffico siamo scesi dai precedenti 119 transiti in via Cadorna agli attuali 59 in via Don Longoni.

Rimaniamo comunque attenti alla tematica, nell’ottica di tutelare gli interessi di tutti i cittadini che vedono passare i pullman sulla propria via, ma tenendo anche in dovuta considerazione i diritti degli utenti del trasporto pubblico, in particolare degli studenti.

Abbiamo fin qui portato tutti i miglioramenti possibili e siamo attivi al tavolo dell’Agenzia della mobilità di Città Metropolitana, sostenendo la richiesta di arrivare al più presto all’utilizzo di mezzi non inquinanti e, in alcune fasce orarie, di piccole dimensioni.

Lo staff di Busto Garolfo Paese Amico

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Gennaio 2018
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