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Amministratori di Regione Lombardia al Museo f.ll Cozzi

Un museo che racconta una parte della rinascita della storia italiana attraverso la collezione di Pietro Cozzi. 

L’Alfa Romeo e la sua storia lunga decenni raccontata da oltre 50 modelli esposti e risalenti dal 1950 ad oggi, tutti restaurati e perfettamente funzionanti. É stato proprio il Museo dei Fratelli Cozzi di Legnano al centro di una visita della Commissione regionale Attività Produttive guidata dal Presidente Pietro Foroni (Lega Nord) e composta dai consiglieri Donatella Martinazzoli (Lega Nord), Carlo Borghetti e Fabio Pizzul (PD), Carolina Toia promotrice dell'iniziativa e Marco Tizzoni (Lista Maroni). Presenti anche il sindaco Giambattista Fratus e l'assessore all'urbanistica Gianluca Alpoggio.

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«Il Museo Fratelli Cozzi – spiega la consigliera della Lista Maroni Carolina Toia è considerato un pezzo di storia e un fiore all’occhiello per la nostra città e per la nostra Regione. Ho ritenuto significativo organizzare questa visita insieme ai colleghi della IV Commissione proprio perché sono consapevole del prestigio di questo museo e dell’importanza di valorizzarlo in tutti i suoi aspetti».

Il museo è una collezione frutto della passione del fondatore Pietro Cozzi iniziata nel 1955 che si snoda lungo tre direttrici contrassegnate da colori: il nero, che rappresenta la cultura; il rosso, la passione; il bianco, gli eventi. Un museo, che racconta una parte della rinascita della storia italiana appena uscita dalla guerra e il suo boom. Proprio Pietro Cozzi con la figlia Elisabetta racconta di come sia nata l'idea grandiosa di questo "tempio dell'arte".

La passione, la perseveranza ma anche la dedizione del proprio lavoro hanno permesso a Pietro Cozzi di diventare un imprenditore del Made in Italy in tutto il mondo. La "collezione", oggi esposta al museo è iniziato come un "gioco" spiega il fondatore: «Eravamo giovani, vidi una T.I gialla così dissi al mio amico #mettilalì e da una diventerano 10 poi 20 e poi ancora… fino ad arrivare ad oggi nella quantità di cinquanta modelli di automobili e più».

Nel museo sono custoditi, oltre alle vetture, archivi fotografici, disegni tecnici, trofei, riviste e stampe d'epoca che è possibile visitare gratuitamente una volta al mese, previa registrazione sul sito per rendere partecipi tutti gli appassionati di auto. 

«La speranza è che questo glorioso marchio possa tornare a spingere l’industria automobilistica italiana, portando sviluppo industriale e posti di lavoro – questa la dichiarazione di Claudio Borghetti consigliere regionale(Pd) – deve essere l’impegno per tutti noi immersi nella politica, ciascuno al suo livello, e per quanto mi riguarda, in Regione Lombardia».

Redazione
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Pubblicato il 14 Dicembre 2017
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