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Migranti: Busto Garolfo appoggia il protocollo d’accoglienza

«Il Protocollo è ben studiato» afferma il sindaco Susanna Biondi - Legnano demanda la decisio alla prossima giunta

«Il Protocollo per l'accoglienza è ben studiato». Ne è certa il sindaco di Busto Garolfo Susanna Biondi che oggi, giovedì 11 maggio, ha ufficializzato la sua posizione nei confronti del protocollo d'intesa relativo all'accoglienza diffusa dei richiedenti asilo. «È un documento – secondo Biondi –che punta a creare una rete tra istituzioni e terzo settore per consentire un'ospitalità equilibrata, sostenibile e diffusa». 

Il percorso che i Comuni dell’Altomilanese hanno intrapreso, assieme alla Prefettura di Milano, per fronteggiare l’emergenza profughi, è cominciato oltre un anno fa e ha portato alla stesura di un protocollo di intesa che vede 135 Comuni coinvolti. Legnano, in piena campagna elettorale ha deciso di demandare alla prossima giunta clicca qui per la notizia. Al contrario Canegrate ha invece firmato il documento come  Busto Garolfo.

«Nel corso dell’ultimo anno l’afflusso di cittadini stranieri, richiedenti protezione internazionale, non ha fatto che aumentare – conferma il sindaco -. Le condizioni di instabilità, ove non di conflitto aperto, che tristemente caratterizzano la situazione attuale dell’area mediterranea e mediorientale, sono la principale ragione di questa vera e propria emergenza internazionale. La doverosa risposta delle Nazioni europee è indicata nella Dichiarazione dei Diritti Umani che, all’articolo 14, recita che ogni individuo "ha il diritto di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni. L’Italia, per via della propria posizione geografica, è crocevia dei flussi migratori e, negli ultimi anni, sta cercando di far fronte a questa emergenza. È inevitabile che anche il territorio dell’Alto milanese faccia la propria parte». 

Accoglienza equilibrata, sostenibile e diffusa secondo il sindaco: «Il protocollo è contraddistinto da una gestione equilibrata, sostenibile e diffusa degli stranieri in arrivo – precisa il primo cittadino –. Ogni Comune è chiamato a collaborare con le associazioni di terzo settore e le organizzazioni con finalità sociali, nella ricerca di abitazioni da destinare ai richiedenti protezione internazionale. La rete che si verrà così a creare sarà utile per la gestione di tutto il progetto. L’idea alla base del protocollo è di non sovraccaricare i singoli Comuni, affidando loro gruppi di profughi etnicamente omogenei e di numero contenuto».

Sottoscrivendo con la Prefettura di Milano il Protocollo per l’accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, l’Amministrazioni di Busto Garolfo sceglie di essere protagonista del progetto, evitando decisioni arbitrarie degli Enti superiori. «L’azione propositiva e collaborativa delle Amministrazioni comunali che approvano il Protocollo è già foriera di garanzie per le comunità locali – sottolinea il sindaco Biondi -: anzitutto il numero di richiedenti che sarà accolto è abbattuto del 50% rispetto a quello concordato da ANCI e Ministero dell’Interno. In secondo luogo, i Comuni aderenti ricevono garanzia dal Prefetto Luciana Lamorgese di non essere inclusi in futuri bandi per l’assegnazione di profughi. Attraverso questo progetto si scongiura anche la creazione di ampi agglomerati di cittadini stranieri in ex caserme o altri grandi plessi in disuso. I numeri contenuti e la provenienza omogenea dei gruppi accolti, uniti alla fitta rete di collaborazione con le associazioni del territorio, sono ulteriori garanzie di sostenibilità del progetto. Il Comune non avrà a suo carico alcuna spesa aggiuntiva e, anzi, potrà coinvolgere i cittadini stranieri ospitati in progetti ‘restitutivi’ volontari di lavori di pubblica utilità».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Maggio 2017
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