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Profughi: accoglienza diffusa, i sindaci ci ritentano

I primi cittadini dell'Alto Milanese si sono riuniti in preparazione all'imminente incontro con il prefetto Lamorgese

Dopo un primo incontro conoscitivo ad inizio mese con il nuovo prefetto di Milano Luciana Lamorgese (qui il servizio), i sindaci dell'Alto Milanese sono in attesa di una nuova imminente convocazione in prefettura per discutere dell'accoglienza dei richiedenti asilo e della loro distribuzione sul territorio.

Proprio in preparazione a questo incontro, oggi, lunedì 27 marzo, si è tenuta una riunione della Conferenza dei sindaci dell'Alto Milanese. I primi cittadini dei Comuni dell'area omogenea, infatti, non avevano gradito l'ipotesi suggerita da ANCI, basata sulla proporzione di 2,5 richiedenti asilo ogni mille abitanti, ed avevano invece proposto un progetto di accoglienza diffusa sul territorio.

Sin dal suo insediamento, Luciana Lamorgese ha assicurato la massima attenzione, vicinanza e condivisione ai sindaci ed alle comunità per la definizione del progetto, e proprio in quest'ottica i primi cittadini stanno sottoponendo al prefetto osservazioni e proposte ed evidenziando le difficoltà riscontrate sul territorio, fornendo una puntuale mappatura della situazione.

Il protocollo che sarà oggetto di approfondimento nelle prossime settimane – come spiega l'amministrazione comunale di Magnago in una nota stampa – nell'intenzione dei sindaci dovrà infatti assicurare un'equa distribuzione dei richiedenti asilo, con regia della prefettura e gestione operativa in capo ad idonei soggetti del terzo settore, in stretta collaborazione con Caritas, Parrocchie e Comuni. Tutto questo, soprattutto per assicurare integrazione ed interazione nel e con il territorio locale, garantendo al contempo ordine e sicurezza per le comunità ospitanti.

Sarà così possibile assicurare un'accoglienza diffusa e non un'ospitalità massiva, scongiurando il rischio che edifici dismessi, anche industriali di privati, vengano destinati a centri di accoglienza per centinaia di cittadini stranieri e che i Comuni debbano limitarsi a “subire”, con tutti i problemi che ne deriverebbero.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Marzo 2017
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