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Sesso in cambio di contributi e alloggi: arresto in Comune

I finanzieri di Legnano hanno arrestato il funzionario comunale che ha erogato contributi per 7500 euro...

Nel video le immagini che hanno incastrato il funzionario del comune di Rescaldina arrestato dai finanzieri di Legnano con l’accusa di induzione indebita


Chiedeva prestazioni sessuali, nel suo ufficio, in cambio di denaro e agevolazioni per ottenere case popolari. Senza pietà il funzionario del Comune di Rescaldina fermato questa mattina, giovedì 17 novembre, dalla Guardia di Finanza di Legnano nell'ambito dell'Operazione "Sex and City".

L'uomo approffitava della disperazione di alcune donne in stato di grave indigenza. L'indagato è un uomo di 50 anni, di Saronno, che dal 2009 lavorava nell'ufficio Servizi alla persona.

Il 50enne ha illecitamente erogato contributi per oltre 7500 euro oltre che assegnato un alloggio pubblico (il funzionario avrebbe consegnato alle donne anche contanti propri). In generale le somme pervenute alle donne coinvolte veniva utilizzato per far fronte a bisogni primari come la spesa o regolamento delle bollette.

La triste vicenda è stata raccontata questa mattina, 17 novembre, dal colonello Domenico Morabito comandante della Guardia di Finanza legnanese, da Gianluigi Fontana procuratore capo della Procura di Busto Arsizio e dal pm Nadia Calcaterra sostituto procuratore del Tribunale di Busto Arsizio. Presente anche il luogotenente Francesco Focone finanziere legnanese.

«Una triste storia – afferma il procuratore-. Unica sul territorio di Varese e zona, al momento non abbiamo mai registrato altri episodi simili»

Com'è stato spiegato nel Comando delle Fiamme Gialle, le indagini si sono avviate nel giugno 2015 su segnalazione del sindaco rescaldinese Michele Cattaneo, poco dopo il suo insediamento.

«L'attività d'indagine è stata condotta anche attraverso la registrazioni d'immagini registrate attraverso alcune cimici installate nell''ufficio dell'indagato – spiega il comandante Morabito – È stato accertato come, abusando dei suoi poteri, il funzionario avesse indotto alcune donne che versavano in stato di bisogno ad avere, in più occasioni, rapporti sessuali per ottenere contributi, per un ammontare di oltre 7500 euro, e l'assegnazione di alloggi pubblici».

Al momento sono tre gli episodi accertati dai finanzieri. Uno solo caso riguarda l'assegnazione, irregolare, di una casa. Gli altri due episodi vedono due donne che disperate hanno accettato i compromessi imposti dal funzionario. 

Nel corso dell’indagine è stata sequestrata documentazione che è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. Il pm Calcaterra dopo aver delineato la vicenda ha ricordato che risultano «altre tre persone iscritte nel registro degli indagati per truffa aggravata ed induzione indebita a dare o promettere utilità. Sono in corso accertamenti ed approfondimenti per individuare eventuali altre persone coinvolte nel disegno criminoso. Non abbiamo contestato la violenza sessuale in quanto le donne hanno accettato il compromesso. Perciò abbiamo mosso l'accusa di induzione indebita».

Risulta inoltre, che non tutte le donne abbiano accettato le richieste, una rescaldinese infatti ha rifiutato le avance e presentato lamentela in quanto non ha ricevuto i contributi. Il 50enne risulta dipendente comunale da 15 anni: dal 2009 è stato trasferito dalla Biblioteca all'Area Sociale divenendo responsabile dell'ufficio Alla Persona. I comportamenti anomali sono stati registrati dal 2013. Le riprese video sono state effettuate tra il giugno e il dicembre 2015. La Procura indagherà sull'amministrazione precedente a quella attuale. 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Novembre 2016
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