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Troppe assenze, Comune verso il Commissariamento

Seduta sul bilancio sospesa per l'assenza della minoranza, del dimissionario Rolfi, della Leghista Farina, del presidente Guarnieri - Dovessero seguire le dimissioni la giunta decadrà.

Nel video la terza chiamata in Consiglio Comunale effettuata alle 22.05


Il Comune di Legnano a grandi passi verso il commissariamento. Dopo la mancata votazione  della mozione di sfiducia all'assessore forzista Chiara Lazzarini, la prima seduta del consiglio comunale per il Bilancio di previsione è andata a vuoto facendo mancare il numero legale per lo svolgimento e domani, mercoledì 27, dovessero arrivare le dimissioni dei 12 assenti di oggi (le minoranze, due consiglieri di maggioranza, oltre a quella già ufficializzata del leghista Rolfi), la Giunta Fratus decadrà per far posto al commissario prefettizio.  «La parola deve tornare ai cittadini», scrive il Partito Democratico.

In tarda serata, la conferma della natura delle 12 assenze arriva da un post sui social a cura del consigliere Daniele Berti: «26 marzo 2019, dodici Consiglieri comunali legnanesi decidono di mettere la parola fine al governo Fratus». 

Di seguito, la cronaca della seduta svoltasi in un clima irreale.


[pubblicita]    Aria di attesa in Consiglio Comunale a Legnano. Il chiacchierio politico della giornata segnalava una possibile assenza da parte dei consiglieri di minoranza alla seduta di stasera convocata per la discussione del Bilancio. 

In effetti, alle 20 e 45 di questa sera, martedì 26 marzo, in aula hanno presenziato solo i consiglieri di maggioranza fatta esclusione del dimissionario Mattia Rolfi, della consigliera Federica Farina e del presidente del Consiglio Antonio Guarnieri. 

Siamo in attesa dell'appello a cura del segretario comunale. Una voce ricorrente, però, afferma che gli assenti, davanti a un notaio della città, abbiano sottoscritto le loro dimissioni. Voce che non trova ancora ufficialità. 

Nel caso in cui fosse questa la realtà, il Consiglio Comunale non verrà riconvocato domani sera, mercoledì 27 marzo, e cadrà la Giunta. 

[pubblicita]   Alle 20.57 il segretario ha provveduto ad effettuare l'appello ufficializzando la mancanza del numero legale. Come consigliere anziano Ornella Caimi ha svolto la figura del presidente del Consiglio comunicando che, nel rispetto del regolamento, sarà necessario attendere 1 ora prima di sciogliere la seduta. 

Quindi, alle 21.47 la seconda chiamata che ha dato lo stesso esito della prima. La presidente Caimi ha annunciato che tra 10 minuti verrà effettuata la terza chiamata. Infine, alle 22.05 l'ultimo appello: riscontrata la mancanza del numero legale in aula, la presidente Caimi ha chiuso definitivamente la seduta.

Non resta che attendere domani per capire l'esistenza o meno delle 12 dimissioni, oltre a quella già ufficiale di Rolfi. Il rischio per il Comune di Legnano è quello di essere commissariato. 

Al termine, bocche cucite. Anche il sindaco Fratus, di regola cordiale, ha sì un sorriso sul volto ma non si concede al cronista. Saluta con un semplice "buonanotte" e se ne va. Il vice Maurizio Cozzi aveva già lasciato l'aula dopo la seconda chiamata.

Parla invece il Partito Democratico. Ancora presenti in aula sul cellulare il comunicato in cui afferma di sostenere «i propri consiglieri nella scelta di disertare la seduta. Tale difficile ma coerente posizione, assunta unitariamente da tutti i rappresentanti dell’opposizione, ha  lo scopo di mettere la maggioranza di fronte alle proprie gravi responsabilità amministrative e istituzionali. La parola deve tornare ai cittadini per scegliere una nuova amministrazione più efficiente, efficace, partecipativa e trasparente».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Marzo 2019
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