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I 100 giorni di Fratus, secondo il PD

"Non si sono ancora visti interventi qualificanti", scrive il segretario Ferrazzano e Luminari incalza: "necessario dimostrare la infondatezza delle accuse ridicole...

(marco tajè) – PD all'attacco di Fratus e della sua GiIunta che in questi primi 100 giorni "stanno vivendo di rendita". In un lungo comunicato, il segretario Michele Ferrazzano muove una serie di critiche alla amministrazione comunale e su alcune contraddizioni che avrebbero sin qui caratterizzato l'attività politica.
A rincarare la dose, in questi giorni, le nuove considerazioni dell'ex vice sindaco Pier Antonio Luminari, pubblicate sulla pagina facebook "Da Legnano in poi", riferite soprattutto alle "falsità" manifestate dall'attuale Governo cittadino (leggi qui il post integrale). All'ing. Luminari sta tanto a cuore ricordare i meriti della passata amministrazione da perdere quasi del tutto quella indole di uomo discreto e paziente, per la quale lo conoscevamo. Oggi, in questi scritti (il post segnalato è solo il primo di altri due, pubblicati nel giro di poche ore) emerge una personalità a noi davvero sconosciuta. Altro che discreto e paziente… qui siamo di fronte a una "sentinella" con il bazooka tra le mani.
Di seguito il comunicato del PD.


Se si esclude il mese di agosto, la nuova Giunta di centro-destra che amministra la città di Legnano ha da poco tagliato il traguardo dei 100 giorni di governo. Dopo 5 Consigli Comunali, qualche Commissione (poche a dir la verità) e decine di interviste e dichiarazioni, non si sono ancora visti interventi “qualificanti” della nuova amministrazione. Si sa quanto sia difficile entrare in un ingranaggio complesso come la macchina comunale, ma l’esperienza già acquisita in passato da parecchi assessori e dal sindaco in primis avrebbe dovuto mettere al riparo da queste difficoltà. L'impressione però è che questi 100 giorni siano passati vivendo di rendita, senza mettere sul piatto almeno le premesse per la realizzazione di quanto proclamato durante la campagna elettorale. Anzi, si sono evidenziati clamorosi cambi di direzione: uno su tutti la soluzione“temporanea” di spostare la Biblioteca presso l'ex tribunale, ipotizzando che nel prossimo quinquennio probabilmente si arriverà solo ad un progetto per la nuova biblioteca presso la ex mensa Tosi. Come dire che lo spostamento all’ex tribunale tanto temporaneo non lo sarà, con buona pace degli impegni elettorali. Anche l'altro cavallo di battaglia, la realizzazione di un polo artistico presso la ex manifattura ad oggi ha prodotto solamente l'interruzione del rapporto con il MAGA di Gallarate, con una prospettiva  di programmazione artistica per il 2018 ancora tutta da scoprire. Per il momento si è fermi ad una serie di costosi eventi natalizi, tra cui una mostra all‘aperto. Si assiste invece con rammarico a numerosi tentativi di screditare quanto realizzato nella precedente tornata amministrativa, vedi PGT (questione area Tosi), politiche sociali (messa in discussione del progetto ex casa Accorsi e housing sociale), cultura (fine rapporto con MAGA), partecipate (vedi caso delle lettere anonime) e bilancio (fake news sul "tesoretto" lasciato dall'amministrazione Centinaio). Per certi versi ci sta, è il gioco delle parti, ma questa pervicacia nell'intervenire, a volte anche in modo strumentale, per mettere in cattiva luce 5 anni di duro lavoro spesi anche per superare la drammatica eredità lasciataci nel 2012 dagli attuali amministratori, nasconde forse un timore al confronto e una preoccupazione per la tenuta di questa giunta e la sua coalizione. Una coalizione che ha già visto perdere un pezzetto della sua maggioranza e qualche tensione aleggiare nei corridoi di Palazzo Malinverni, dando un po' l'impressione di un sindaco in affanno o peggio "ostaggio" della sua maggioranza.

Il PD guarda avanti

Alla fine dello scorso ottobre Partito Democratico è andato al congresso. E’ stato questo un momento di confronto necessario, un punto di partenza per una nuova stagione politica, con la consapevolezza e la convinzione della necessità di valorizzare tutte le preziose risorse presenti all’interno del Partito, di ogni genere e generazione. Per non perdersi in questioni astratte, è necessario da subito cominciare a lavorare su alcune questioni di particolare rilevanza da perseguire con  il massimo sforzo organizzativo e politico.

In particolare la sicurezza e legalità stanno al primo posto. Nonostante le dimostrazioni muscolari che questa giunta sta esprimendo, anche con alcuni risultati, le pagine dei giornali sono costantemente affollate di notizie di cronaca nera. Occorre a nostro avviso lavorare molto sulla sicurezza e la legalità, ma nel contempo un ulteriore sforzo deve essere quello di operare sulla percezione della sicurezza, con proposte e progetti che possano restiture ai cittadini tranquillità e serenità quotidiana. Una delle prime cose da mettere in campo e per la quale incalzeremo la nuova Giunta, sarà la realizzazione della nuova illuminazione pubblica, un progetto che, seppure già ben definito, per la sua complessità non si è potuto concludere durante l’amministrazione Centinaio. Anche il progetto  ex casa Accorsi sarà oggetto di una nostra costante e puntuale sollecitazione, affinché il bando vinto e i 4 milioni assegnati possano essere messi a frutto nel più breve tempo possibile. Per quanto riguarda poi la mobilità sostenibile, il PD non arretrerà di un passo rispetto a quanto già proposto e sviluppato nel corso degli ultimi 5 anni insieme alle  altre forze di coalizione. Il taglio di € 500.000 approvato nell’ultima variazione di bilancio ci sta però dicendo quanto questo argomento sia sottovalutato e abbia invece bisogno di essere fortemente sostenuto.

Le priorità quivi descritte, parafrasando un vecchio slogan, non sono che l’inizio. L’azione del PD guarda avanti: avrà come riferimento i quattro „pilastri“ strategici presenti nel  programma elettorale del giugno scorso (sicurezza e legalità, mobilità e ambiente, sviluppo economico e sociale, benessere e qualità della vita), adeguandoli di volta in volta alle rapide trasformazioni della società. Un altro punto cardine sarà la ricerca della più vasta condivisione delle nostre idee di città con tutte le forze politiche, sociali e civiche di Legnano che vorranno confrontarsi. Un lavoro difficile che ci vedrà impegnati nei prossimi anni, con l’obiettivo di costruire una solida e costruttiva opposizione e di far crescere la nuova classe dirigente, che sappia affrontare la sfida elettorale del 2022 con competenza, onestà e trasparenza.

Michele Ferrazzano

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Novembre 2017
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