MONS. GALLI E LA NOMINA DI PAPA FRANCESCO: ATTO DI GOVERNO SAPIENTE
Dopo la nomina di papa Francesco I, abbiamo chiesto a mons. Carlo Galli un suo pensiero...
Dopo la nomina di papa Francesco I, abbiamo chiesto a mons. Carlo Galli un suo pensiero. Con la solita disponibilità, il nostro prevosto ci ha inviato questo messaggio che pubblichiamo con piacere
I Cardinali, in modo non frettoloso, ma con una opportuna tempestività hanno indicato il nuovo Papa, Francesco. La Chiesa ha necessità di una paternità che la orienti e la governi. Hanno dimostrato che “il bene di un responsabile”, sta prima di ogni altro interesse e bisogna saper comporre visioni diverse e tensioni.
E’ un buon esempio, necessario in questi tempi. E’ atto di governo sapiente.
La speranza è quella espressa da Benedetto XVI quando si è dimesso: che forze più giovani affrontassero i problemi della Chiesa. Settantasei anni non sono pochi, ma se il cuore e la testa hanno entusiasmo giovanile il buon governo ci sarà.
L’attesa si lega allo stile. Ha voluto chiamarsi Francesco, e la scelta del nome è programmatica, soprattutto nello stile. Speriamo che riesca a portare nella Chiesa, anche come istituzione, la semplicità, il distacco, la letizia francescana.
Le dimissioni di Papa Benedetto XVI sono state una sorpresa che ha fatto riflettere, ma anche questa scelta di Papa Francesco è ricca di novità che invita tutti ad una nuova fiducia e impegno.
Con il senso di poi si è detto che la “breccia di Porta Pia” ha liberato il Papa da un “eccesso”di potere temporale. Oggi, altre brecce, che la cronaca ci ha documentato, anche come scandali, possano portare a liberare la Chiesa-istituzione da altri eccessi di potere, in uno stile evangelico che in San Francesco ha avuto un esempio.
Mons. Carlo Galli
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