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Ikea: i commenti del giorno dopo il Consiglio comunale

In questa pagina, i commenti integrali di alcuni consiglieri e gruppi politici dopo la discussione dell'ordine del giorno sulla questione Ikea...

In questa pagina, i commenti integrali di alcuni consiglieri e gruppi politici dopo la discussione dell'ordine del giorno sulla questione Ikea

DANIELE BERTI

Maggioranza ed opposizione, hanno voluto fare i capricci come all'asilo Mariuccia, e sulla proposta sensata del consigliere Giuseppe Marazzini di spostare l'ordine del giorno dal punto 13 al punto 6 si è scatenata una bagarre, sospensione per 5 minuti poi diventati 15, e ognuno rimane sulle proprie posizioni: non si sposta l'ordine e non si sta oltre le 12.30… Il capopopolo ordina ai banchi della opposizione di uscire tutti, la maggioranza ha fatto male i conti e non ha i 13 voti disponibili. Di fronte a questo vomitevole teatrino, decido di rimanere per garantire il numero legale, perchè era importante, fondamentale, non rimandare un'altra volta sulla questione ikea. Dopo di me anche Cocciolo è rimasto in aula ma arrivato al punto numero 13 ha fatto un intervento e se n'è andato…Sapevo la posizione della maggioranza sulla faccenda IKEA, volevo si raccontasse a tutti i cittadini la LORO posizione, e lo hanno dovuto fare. Sono stato li a fronteggiarli, hanno votato contro ovviamente, ma hanno perso 2 volte: prima non accogliendo l'invito di spostare l'ordine del giorno e secondo hanno palesato dei mal di pancia interni veramente imbarazzanti.
Voglio ricordare che già nel penultimo Consiglio a fine seduta gli abbiamo ricordato che potevamo lasciarli li  senza numero legale, e uno, questa volta li ho salvati io, poi i JOLLY son finiti: detto chiaro e tondo NON VI FARO' PIU' DA STAMPELLA, su ikea si preannuncia anche un referendum cittadino (altra bella notizia) e la maggioranza vada a curare sti mal di pancia se vuol continuare ad amministrare la città. Sindaco Centinaio, sei avvisato.

Daniele Berti – gruppo misto


DOMENICO GANGEMI

In merito alla seduta del consiglio comunale del 18 marzo,giudico veramente inaccettabile e senza precedenti il comportamento della maggioranza,con la loro arroganza,hanno dimostrato di non accettare ancora una volta il dialogo con le minoranze, avendo la coda di paglia sul progetto IKEA, lo dicano chiaramente che lo vogliono senza prendere in giro i legnanesi.

Discutere l'ordine del giorno senza la presenza del suo presentatore ha dimostrato che questa maggioranza di centro-sinistra non ha mai avuto quella trasparenza tanto sbandierata in campagna elettorale.

Domenico Gangemi – Consigliere comunale Fratelli d'Italia-A.N.


INSIEME PER LEGNANO

Quanto accaduto ieri sera in consiglio comunale ci ha lasciati amareggiati. Far mancare il numero legale interrompendo i lavori di un’istituzione che deve sempre lavorare per rappresentare i cittadini non ci piaceva quando eravamo minoranza (tanto che varie volte abbiamo garantito la prosecuzione dei lavori rimanendo al nostro posto) e non ci piace oggi che governiamo Legnano. Possiamo anche capire che la minoranza usi questo strumento per impedire l’approvazione di atti sostanziali, ma non quando si tenta di ricorrere a questi “giochetti” solo per mettere in difficoltà gli “avversari”.

Per altro, dobbiamo constatare che questo tentativo è miseramente fallito, grazie alla responsabilità del consigliere Berti (seguito poi dal collega Cocciolo) che ha preferito l’interesse dei Legnanesi, ovvero poterdiscutere di Ikea nella sede opportuna, a quelli della politica con la “p” minuscola che puntavano solamente a mostrare le assenze nelle fila della maggioranza.

Non vogliamo nascondere le 4 assenze di consiglieri di maggioranza(anche il nostro Luigi Cattaneo era assente per motivi personali da tempo preannunciati), tuttavia si rasserenino i più accesi consiglieri di minoranza… d’ora in poi pianificheremo con cura impegni di lavoro, malattie e ferie per garantire sempre la regolarità dei lavori.

L’importante è che i lavori dell’istituzione consiliare siano proseguiti e non si siano interrotti per motivi futili e che di Ikea si sia potuto nuovamente discutere.

Infine, agli assenti per motivi di salute, auguriamo una pronta guarigione.

Lorenzo Radice (capogruppo)
INSIEME PER LEGNANO


RICCARDO OLGIATI

Credo sia giusto spiegare la mia decisione di ieri sera in consiglio di uscire dall'aula.

La volontà mia e di tutta l'opposizione era chiaramente quella di discutere di Ikea, farlo nei giusti tempi (se permettete un conto è fare una discussione alle 10 di sera, un altra è farla alla 1 di notte per 15 minuti dopo 4 ore di consiglio comunale) e mettere in crisi la tenuta della maggioranza che su questo tema è estremamente in difficoltà nel prendere posizione.

Non tutti al loro interno condividono la presenza di Ikea sul territorio e un'opposizione per una volta compatta (almeno nelle intenzioni di voto) mette in crisi la maggioranza che ha quindi paura ad esporsi e cerca di rimandare una decisione che andrebbe contro a quanto dichiarato in campagna elettorale.

Il programma elettorale del PD infatti a pagina 8 recita così:

"Non sentiamo il bisogno di nuovi insediamenti di grandi centri commerciali nel nostro comune avendo ampiamente superato il livello di fabbisogno di tali servizi; viceversa ci adopereremo d’intesa con le associazioni rappresentative del commercio per invertire il processo di chiusura dei negozi di vicinato non solo nelle zone centrali, ma anche e sopratutto nei quartieri periferici."

Quando alla richiesta di anticipare la discussione su IKEA abbiamo trovato un muro davanti a noi ecco che allora, su assist della consigliera Colombo che ha abbandonato l'aula (in precedenza lo aveva fatto anche il consigliere Quaglia), dall'opposizione abbiamo deciso di chiedere la verifica del numero legale che è stata mantenuta dal consigliere Berti (passato al gruppo misto proprio nella serata stessa).

I bei discorsi sulla responsabilità sentiti in aula lasciano decisamente il tempo che trovano.

La responsabilità sarebbe quella di avere già discusso da tempo di Ikea ed avere già assunto una posizione sull'argomento, possibilmente coerente con quello che è il programma elettorale per cui si viene eletti.

Giunti a questo punto trattare ikea oggi o tra 2/3 settimane non cambia proprio nulla.

Con grande onestà intellettuale e politica ammetto che non c'era nessun motivo d'urgenza che giustificasse lo spostamento dell'odg ad inizio serata, era solo un modo per garantire che di Ikea se ne parlasse (ed in un orario consono all'importanza che merita l'argomento) e mettere alla luce di tutti la grave crisi interna del PD Legnanese.

Ci siamo decisamente riusciti nonostante tutto.

Allo stesso tempo non ho trovato assolutamente corretto mettere all'ultimo punto della serata una discussione che per la città di Legnano ha una valenza politica, economica, ambientale ed occupazionale notevole.

Dall'opposizione avremmo dovuto sollevare il problema forse prima e di questo me ne scuso.

Dall'altra parte invece la maggioranza avrebbe fatto sicuramente più bella figura ad accettare la proposta.

Ora però andiamo incontro al bilancio di previsione 2014 e li i gravi problemi interni del Partito Democratico potrebbero sfociare in conseguenze ben più gravi…

Riccardo Olgiati – M5S Legnano


RILEGNANO

Durante la seduta di ieri, l'assessore Ferrè ha confermato la scelta di una strategia attendista, con l'obiettivo di ammettere il Comune di Legnano all'Accordo di Programma sull'insediamento in oggetto. Ha però chiarito che questo non presuppone un sì all'Ikea, bensì il tentativo di poter esprimere un giudizio con serietà, a ragion veduta.

Tutti i gruppi di maggioranza hanno approvato la linea assessorile, ma non hanno negato le preoccupazioni per il possibile consumo di suolo, per il saldo occupazionale negativo paventato, per il rischio di un vero e proprio collasso viabilistico. riLegnano non nasconde di intravvedere molte difficoltà in un eventuale grande insediamento commerciale nel territorio interessato, e ha l'impressione di essere in buona compagnia, in questo, anche nella propria coalizione.

Tuttavia, è onesto, è serio ribadire che un progetto ufficiale, ad oggi, non esiste, e che è questa la ragione che ci ha portati a respingere l'ordine del giorno. Quel documento esprimeva una netta contrarietà ad un insediamento che, fin qui, nessuno ha ancora disegnato.

Condividiamo la volontà di far parte del famigerato Accordo di Programma per valutare i fatti con la massima informazione possibile, e – lo affermiamo chiaramente – non ci accontenteremmo, in quella sede, di qualche briciola a favore della città di Legnano. Ma se quest'obiettivo non fosse raggiunto, non scordiamo che il progetto dovrà adempiere ancora numerosi necessari passaggi amministrativi, dando modo all'amministrazione comunale di esprimere il proprio parere nei tempi e con gli strumenti garantiti.

La protesta delle minoranze

Purtroppo, la discussione è avvenuta in un consiglio comunale a mezzo servizio, con un'aula semivuota. Sette dei nove consiglieri di minoranza, infatti, avevano abbandonato l'aula dopo che Marazzini (Sx Legnanese) aveva chiesto di anticipare la discussione dell'ordine del giorno da lui presentato sul progetto Ikea, con una proposta rigettata dalla votazione dei colleghi.

Duole dover sottolineare che la protesta aventiniana non era sostenuta da alcuna nobile motivazione, bensì dal mero tentativo di approfittare dell'assenza di alcuni consiglieri di maggioranza, interrompendo così la discussione per mancanza del numero legale.

E' da ammettere, senza scuse, l'errore della nostra coalizione, che non ha garantito le presenze necessarie per tutta la serata. E rientra perfettamente nelle norme la scelta di cavalcare questa situazione. Ciò non ci impedisce di rilevarne la bassezza né di evidenziare, al contrario, il senso di responsabilità di Cocciolo (UI) e Berti, unici oppositori rimasti sui propri banchi; ci risulta anzi complicato contraddire il compiacimento del consigliere ex M5S, che ha parlato di una sua "grande vittoria personale".

riLegnano

Redazione
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Pubblicato il 19 Marzo 2014
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