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“Un Gigante del Palio”, celebrato a S.Ambrogio

Per tutti, il ricordo di Enzo Pagani dovrebbe offrire motivi di imitazione e di esempio...

Una serata assolutamente dedicata alla figura di un indimenticato "Gigante" del nostro Palio, Enzo Pagani, ma anche un amarcord che ha coinvolto tanti nomi storici del mondo contradaiolo e che ha pure riservato attenzione al futuro della nostra più chiacchierata manifestazione.

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S.Ambrogio: Ricordo Enzo Pagani - aprile 2016 4 di 28

Promossa da Angelo Vignati, organizzata dalla contrada S.Ambrogio ( di cui Pagani è stato reggente), "movimentata" da Rino Franchi attuale vice gran maestro, la serata ha avuto relatore principale il capitano non reggente di S.Bernardino, Pier Galimberti che di Pagani è stato sempre un fedele sostenitore ed oggi ne è il più convinto mentore.

Con presenti, tra gli altri, il gran maestro Alberto Oldrini, il presidente della Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi, il cavaliere del Carroccio Mino Colombo, la responsabile dell'Oratorio delle castellane Anna Lattuada, il ricordo di Enzo Pagani è spaziato dal Palio all'Arte, dalla sua costante vivacità organizzativa alla geniale esuberanza. 

Pier Galimberti ha descritto Pagani in maniera coinvolgente, ricordandone i trascorsi da capitano, gran maestro, gran priore, artista, cofondatore del Collegio e fondatore del Museo d'arte moderna all'aperto di Castellanza.

Un vero capo, un genio, personaggio eclettico, esuberante, testardo, focoso e anche scomodo ma anche limpido e sereno. Così chiunque si sia alternato al microfono, compreso Sandro Gregori rivisto con piacere in un maniero, ha definito Pagani.

"Enzo – ha poi concluso Galimberti con occhio critico al presente – diede potere alla nostra fantasia. Figura rara, persino ingombrante se collocata nella nostra realtà dove memoria, identità e ruoli hanno perso valore in diverse contrade, dove esistono inconsapevoli ossessioni intese a rottamare passato e persone. Oggi, questa figura è forse un modello dimenticato e irraggiungibile per chi ambisca ad indossare il candido mantello. Ringrazio la contrada S.Ambrogio per il privilegio accordatomi per aver potuto ricordare un vero gigante del nostro Palio, che in molti di noi rinnova entusiasmi, sogni e passioni giovanili che auspico vengano ereditati da molti giovani con maggior intensità".

Nelle parole delle ex castellane Enrica Barbaglia, Carmen Cattaneo, Patrizia Alli, Nicoletta Barbaglia, Mietta Favari, tanti ricordi legati al periodo che vide Pagani assoluto protagonista.

Con Mino Colombo, ecco infine l'attenzione rivolta al futuro, a un Palio ancora da costruire con un obiettivo principale: "Le contrade – l'invito del cavaliere del Carroccio – devono guardare un po' meno a se stesse e seguire un'altra strada, il bene del Palio".

Mentre Galimberti regalava a Simone, nipote di Enzo, una artistica cartelletta storica dedicata alla serata e scopriva poi un suo ritratto di Pagani, il gran priore Mario Venditti con il capitano Massimiliano Franchi e la castellana Ilaria Verità lo omaggiavano con una targa, a ricordo della riuscita serata.

Immagini a cura di Luigi Frigo

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Aprile 2016
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