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CORSO ITALIA, LA NUOVA AUTOSTRADA URBANA

27 Luglio 2009

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L’amministrazione comunale ha più volte detto che sono finiti i tempi in cui, per accedere al centro città, si potevano scegliere diversi percorsi. Con il brillante risultato che, dopo i recenti interventi, quasi tutto il traffico sulla direttrice Oltrestazione – Oltresempione, e quello di attraversamento di chi proviene dai comuni vicini, si scarica su corso Italia, che per traffico e inquinamento atmosferico e acustico ormai somiglia a un’autostrada.

Invece di creare percorsi alternativi per chi deve attraversare la città allontanando le auto dal centro, l’infelice scelta è stata quella di sopprimere quelli esistenti, come il percorso via Pontida – via della Vittoria – via Micca – piazza Monumento. Così, oltre ad aver congestionato corso Italia, si è sconvolto un equilibrio nel commercio di vicinato: infatti via della Vittoria è diventata un mortorio, con i pochi commercianti rimasti che vedono sempre meno clienti.

Per andare in centro o per attraversare la città è di fatto obbligatorio passare da piazza IV Novembre dove, guarda caso, c’è la nuova Esselunga. Questo fatto, insieme ad altre novità viabilistiche, fra cui la zona disco nel parcheggio del mercato, è stato commentato da molti cittadini come un incentivo a fare acquisti presso Esselunga. Questo soprattutto dopo le numerose multe elevate lo scorso martedì nella nuova zona disco del mercato, segnalata con pochi e piccoli segnali che hanno buona probabilità di sfuggire a chi cerca un parcheggio nel caos. Hanno dovuto pensarci gli ambulanti del mercato a mettere dei grossi cartelli che indicano la necessità di esporre il disco orario.

Gli interventi sul sistema della viabilità e dei parcheggi, per quanto possano sembrare banali e il sindaco sostiene che non servano grandi studi per realizzarli, rischiano invece di essere devastanti se non inseriti in un contesto più ampio di revisione della viabilità e dei trasporti pubblici di tutta la città e anche di tutto il territorio circostante. I recenti studi della LIUC dovrebbero aver insegnato che nessun comune dell’Alto Milanese può rivoluzionare la viabilità senza avere impatto sui comuni vicini. A Legnano, quantomeno, per intervenire sulla viabilità si sarebbe potuto attendere il Pianto di Governo del Territorio; l’urbanistica non è solo edilizia.

Se per ridefinire i parcheggi e la viabilità alla giunta comunale di Legnano è bastato un consulente, ora questo consulente venga a spiegare il perché di certe scelte in un’assemblea pubblica ai tanti cittadini imbufaliti: a quelli che sono costretti a passare in coda per Esselunga anche solo per andare alla stazione, ai residenti di piazza don Sturzo che devono pagarsi caro il parcheggio e che per arrivarci da corso Sempione sono obbligati a raggiungere prima piazza Monumento, a chi dovrà pagare il parcheggio anche per andare a Messa la domenica a San Magno o per assistere a una conferenza a Palazzo Leone da Perego.

Ci si potrebbe anche porre due domande: si è visto che la nuova viabilità non va bene, perché ostentare continue autopromozioni invece che fare qualche passo indietro e apportare correttivi? La viabilità di una città come Legnano deve ruotare attorno a un supermercato o alle esigenze dei legnanesi?


STEFANO QUAGLIA

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