Importante conquista per i pendolari di Trenord. 

L'incontro che si tenuto al Pirellone con Rfi, Trenord, tecnici di Regione e rappresentanti dei comitati, si è concluso con due vittorie per chi ogni giorno viaggia sui mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro: a partire dall'11 di dicembre, il treno in partenza da Milano Porta Garibaldi alle 19.06 e diretto a Luino (attuale treno 20320), fermerà anche Legnano; con l'introduzione del prossimo orario estivo, sarà invece allestito un nuovo diretto per Luino in partenza da Milano Porta Garibaldi alle 17.06 con fermata a Rho Fiera, Legnano e Gallarate.

I pendolari Manuel Cairati e Raffaele Specchia, del Comitato Gallarate-Milano fanno «i complimenti a tutta la squadra che ha contribuito al raggiungimento si questo obbiettivo!». Soddisfatti per le nuove fermate introdotte, che permetteranno a lavoratori e studenti di tornare a casa in anticipo e più comodamente (si spera), i comitati evidenziano però i disagi alla circolazione tra Luino e Pino Tronzano che verrà interrotta per tutta la seconda metà del 2017 a causa dei lavori di potenziamento strutturali.

Al tavolo territoriale quadrante Ovest ha partecipato anche la consigliera regionale Carolina Toia che ha più volte sostenuto le battaglie dei comitati. 

Di seguito ii commento del sindaco di Legnano Alberto Centinaio.

«Apprendo con soddisfazione la notizia che a partire dal prossimo 11 dicembre e dall’estate 2017 i pendolari che ogni giorno percorrono la tratta ferroviaria Milano-Gallarate avranno a disposizione due treni in più che fermeranno a Legnano. E’ un risultato che premia la tenacia con cui il Comitato pendolari ha perseguito questo obbiettivo. Decisivo è stato anche l’impegno dimostrato da tutti i sindaci dei Comuni situati sulla tratta Legnano-Vanzago, dei consiglieri comunali e di rappresentanti di altri livelli istituzionali che in più occasioni e in vario modo hanno sostenuto le sue più che legittime richieste. E’ la dimostrazione che quando si riesce a fare squadra, mettendo da parte divisioni derivanti da logiche di appartenenza politica, anche i risultati più difficili si possono raggiungere. Sono però consapevole che altri problemi restano ancora sul tavolo della trattativa con Trenord e Regione Lombardia, come per esempio il numero esiguo di carrozze che spesso impediscono ai viaggiatori di poter salire sui treni e una rivisitazione complessiva degli orari rendendoli così più a misura di pendolare».