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“Ex Fonderie Tosi”: slittano i lavori per la biblioteca

I nuovi spazi pubblici non saranno pronti prima del 2020 - Un ritardo che si inserisce in un contesto di grave crisi edilizia...

Slitta di un anno il piano Integrato di Intervento "ex Fonderie Franco Tosi", destinate ad ospitare la nuova biblioteca di Legnano, la fabbrica delle Idee e una parte di residenziale. Un ritardo che si inserisce in un contesto di grave crisi edilizia che sta mandando in letargo diverse operazioni urbanistiche sul territorio. Nel video l'Open Day di presentazione del progetto. 

Stiamo parlando nello specifico del piano integrato d'intervento At3  – compreso tra le vie Firenze, XX Settembre e Rossini – dove l’operatore, Finmeccanica Group Real Estate Spa ha chiesto una ridefinizione del cronoprogramma dell’intervento. 

LA BIBLIOTECA PRONTA NEL 2020? Uno dei problemi resta la bonifica: «Sono in corso d’esecuzione i sondaggi per verificare il grado e la natura dell’eventuale contaminazione dell’area necessari per la predisposizione del piano operativo di bonifica – si legge nel comunicato del Comune – che dovrà dare anche le indicazioni per lo sviluppo delle opere in sottosuolo utili alla conservazione delle facciate in mattoni esistenti. Il cronoprogramma è stato così adeguato alle nuove necessità, e per le sole opere legate alla tempistica delle operazioni di bonifica slitta di circa un anno. Nonostante il ritardo di questi adempimenti prosegue l’attività di promozione dell’ambiziosa operazione». Ciò significa che la bonifica, la cui conclusione era prevista  a metà del 2017 , finirà nel 2018 e la biblioteca – sempre che non sopraggiungano altri ritardi – nel 2020. 

Il comune ricorda a questo proposito la grande rilevanza pubblica dell’intervento e gli obiettivi assegnati: la riqualificazione del quartiere; un polo di attrezzature pubbliche quali la biblioteca e la fabbrica delle idee; il collegamento tra il centro della città e la periferia ovest.

UNA NUOVA PIAZZA NELL'EX PENSOTTI. Diversa è invece la situazione del Piano attuativo ex Mario Pensotti (Qui il nostro servizio)  di via XXIX Maggio, dove si è attuata una ridefinizione del Piano Attuativo che ha privilegiato, nella nuova versione, il rapporto con il quartiere e la valorizzazione degli spazi pubblici. «Tutte queste decisioni dell’amministrazione comunale – chiosa l’assessore alla Gestione del Territorio Antonio Ferrè – manifestano la volontà di farsi carico e di assecondare gli sforzi degli operatori per portare a compimento importanti interventi di recupero di aree dimesse e di trasformazione della città. Un segnale di fiducia nel futuro e in una auspicata ripresa dell’economia».

LA CRISI MANDA IN LEGARGO I PROGETTI URBANISTICI Questi due piani attuativi si collocano, come già anticipato, in un contesto di grave crisi del settore edilie che interessa diverse operazioni urbanistiche in corso a Legnano, o potenzialmente attuabili. E' per questo che le grandi potenzialità edificatorie, in termini quantitativi, del vigente PGT e ereditate dal precedente PRG sono di fatto in “letargo”.  I vari piani del PGT ancora da attuare sommano complessivamente una nuova superficie residenziale di 450.784 metri quadri di cui circa 100mila ereditati dal precedente PRG e potenzialmente già realizzabili. 

«Una previsione sovradimensionata e non attuata – commenta l’assessore Ferrè – che ci dà il segno delle difficoltà del momento e ci conferma la necessità di ridefinire le strategie generali di sviluppo della città. Oltre il potenziale futuro, infatti, occorre valutare lo scenario delle operazioni in corso che vanno da situazioni in liquidazione a operazioni in stallo in attesa di segnali di ripresa da parte del mercato immobiliare. Un quadro difficile da affrontare e che non compete solo alla pianificazione, ma deve coinvolgere l’economia e la fiscalità». 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Novembre 2014
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