Cali di concentrazione? Amnesie sui due lati del campo. Atteggiamento complessivo non esattamente da squadra "affamata". Per tutte queste cose, citofonare GSO Cerro Maggiore...

La squadra biancoblu, infatti, torna da Casorate portando nello zaino una sconfitta due volte pesante. La prima perchè a qualsiasi livello, e contro qualunque avversario, non puoi permetterti di giocare sulle punte. La seconda perchè sarebbe bastato poco, giusto quel pizzico in più, per tornare da Casorate avendo in tasca il classico referto rosa e i due punti in classifica. Cerro, invece, raccontano le cronache, pur giocando in modo superficiale e altezzoso per trenta minuti domina nel punteggio (18-26 al 10°, 30-41 alla pausa lunga, 44- 49 al 39°), ma non nella sostanza profonda del match. Cerro non si accorge nemmeno che l'emotività, la tensione agonistica, la "garra", la cattiveria sono passate tutte dalla parte di Casorate. Così i padroni di casa, un morso e un brandello di carne alla volta, "sbranano" lentamente Cerro squadra che, non a caso, ormai dissanguata, crolla di schianto nell'ultimo periodo. Terrificante parziale – 27 a 12 – in favore di Cogliati e compagni e via, tutti a casa. Cerro in lacrime. Il cerrese Andrea Anilonti, coach di Casorate, proclamato "Santo subito".

Vabbè, son cose, anzi, son rovesci che ad inizio di stagione, quando le corde non sono ancora tirate e accordate al punto giusto, possono capitare.

Domenica, però, in casa contro Castronno (palazzetto di via Boccaccio, salto a due ore 18), gara giustamente e legittimamente considerata come il big-game del terzo turno, De Tomasi e compagni contro Lombardi, Fontanel, Binda e Jack Leo giocheranno in modo diverso. Meglio tecnicamente e tatticamente, ma soprattutto con facce diverse. Più intense, determinate, presenti, convinte. Perchè sbagliare una volta si può. Ma due di fila è peccato. Proprio vietato…

Massimo Turconi