LA CHIESA DELL'EX ORATORIO DI LEGNANELLO PUO' ESSERE ANCORA RECUPERATA
La chiesetta era ed è un simbolo non solo di fede ma anche di una Vecchia Legnano alla quale in tanti si sentono ancora legati. Tra loro, il consigliere comunale del PD, Stefano Quaglia, al quale il crollo del tetto della chiesina dell'ex oratorio di Legnanello, avvenuto lo scorso luglio, proprio non è andato giù.
Convinto che esistano fondate ragioni per il suo recupero, in questi giorni Quaglia ha chiesto la documentazione al Comune di Legnano, ma |
‘visto che nessun intervento pare sia in atto per salvare la chiesina – ci dice il consigliere comunale ed ex frequentatore di quell'oratorio – il 27 luglio ho presentato un esposto alla Soprintendenza per i Beni Architettonici di Milano’.
‘A parte il fatto che gli stabili di tutte le chiese con più di 50 anni sono tutelati – prosegue sempre Quaglia – il nostro Comune forse dimentica che nel 2002 su quella chiesina è stato apposto un vincolo da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici. L’operatore, che ha costruito il palazzo dove prima c’era l’oratorio di Legnanello, era obbligato alla messa in sicurezza e alla manutenzione ordinaria dell’edificio, quindi il crollo che si è verificato è difficilmente spiegabile’. Il Comune, si domdanda ancora Quaglia, ha vigilato sul rispetto degli obblighi a tutela della chiesina?
‘Finora tutto tace da Palazzo Malinverni – è la conclusione di Quaglia – bene farebbe quindi il Comune di Legnano a correre ai ripari e a tutelare quello che non è solo un bene vincolato, ma è l’ennesimo segno della Legnano del passato che rischia di sparire per l’incuria. Conservare la chiesina di via Alfieri è un modo per ricordare l’opera delle generazioni che ci hanno preceduto, che agli inizi del 1900 costruirono chiesa e oratorio di Legnanello da soli e autotassandosi, consegnando alle generazioni future delle strutture di aggregazione per la comunità e per l’educazione dei giovani, ponendo le basi per la crescita di un quartiere e della città’. La chiesa con le vie limitrofe transennate, per salvaguardare i passanti da eventuali nuovi crolli |
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