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Profughi: “La vera emergenza è la nostra imprevidenza”

Così il prof. Bonetti ha commentato il fenomeno dei profughi, in una serata che ha decretato solo applausi all'accoglienza voluta dal sindaco Centinaio...

Da sinistra, il prof. Paolo Bonetti, il giornalista Nando Mastrillo di Varesenews, il sindaco Alberto Centinaio e l'assessore Gian Piero Colombo

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Incontro sulla accoglienza dei profughi 4 di 6

Solo applausi ogni volta in cui il relatore di turno elogiava il concetto di accoglienza e di una Legnano aperta e disponibile ad aiutare chi chiede asilo. Un solo intervento critico da parte dei residenti della Canazza sempre poco disposti a veder la scuola Medea riaprirsi per ospitare almeno 75 profughi, subito praticamente zittito.

Si è celebrata così, ieri sera, in aula consiliare, la vittoria del sindaco Centinaio e dei suoi colleghi inseriti nel Patto dei sindaci che hanno firmato un protocollo d'intesa per accogliere nei prossimi due anni 300 profughi sul territorio. Una vittoria sancita dai tanti favorevoli presenti all'incontro, a cui è mancato il personaggio più atteso, il prefetto di Milano, nemmeno rappresentato da un suo funzionario. Peccato.

"Noi siamo per l'accoglienza – ha subito esordito Alberto Centinaioper una accoglienza intelligente e costruttiva. Il prefetto è stato convinto a non inviare a Legnano 300 profughi alla Cadorna, ma a una destinazione diffusa grazie proprio alla nostra esperienza positiva dei 25 ospiti in via Quasimodo, dove non si dedicano all'ozio ma  collaborano in attività  di carattere sociale e sovraccomunale. Abbiamo evitato il peggio. La Caserma Cadorna non rientra più nel progetto. Mi è stato confermato ancora l'altra sera. Il nostro metodo, quello della accoglienza diffusa, sarà esteso a tutta la Città Metropolitana. E' un'altra sfida che andiamo ad affrontare con impegno, lo stesso ci ha permesso di vincerne altre come i campi rom di San Paolo". Applausi!

Il prof. Paolo Bonetti, docente all'Università degli Studi di Milano, ha illustrato in mezz'ora le problematiche mondiali e nazionali legate al continuo arrivo di profughi, tali da rendere la situazione ancora più grave dell'immediato dopo seconda guerra mondiale. Un fenomeno secondo il docente spesso sottovalutato, perchè, ha così concluso il suo intervento, "la vera emergenza siamo noi  con la nostra imprevidenza, con la nostra scarsa disponibilità all'accoglienza".

L'assesore Gian Piero Colombo ha dato subito risposte alla lettera inviata dal comitato dei residenti della Canazza: "La scuola Medea – ha incominciato così – non è stata segnalata dal Comune alla Prefettura ma dalla Citta' Metropolitana. Una scuola bisognosa di lavori straordinari. Se utilizzata, dovrà ospitare un numero di persone piu' basso possibile. Da qui l'appello a parrocchie,  associazioni e singoli cittadini, per offrire spazi. Garantiti copertura delle spese e rimborsi.In questa maniera, si eviterebbe la concentrazione in un solo posto. Il Progetto dei Comuni è chiaro: accoglienza diffusa, con comunita' non superiori a 25 persone e una permanenza limitata nel tempo. Sicurezza e assistenza sanitaria: assicurate. Se non tutti i Comuni sono allineati, questo è dovuto a problemi di sensibilità. C'è chi ne ha e chi no. Il Protocollo d'intesa avrà valore per due anni, con un massimo di 300 migranti diffusi su tutta l'area, anche se non esiste un  accordo tra i 22 Comuni. Enti gestori: saranno scelti dal prefetto attraverso un bando o una convenzione, ma potrebbe anche decidere di affidarsi a chi è gia' operativo sul territorio in analoghi progetti, come a d esempio i Padri somaschi  e la Cooperativa Intrecci". Applausi!

Come detto, unico intervento critico, quello di un residente: "Abbiamo avuto tante informazioni sulla situazione globale dei profughi, ma per il resto abbiamo ricevuto solo risposte vaghe. E se dite di aver risolto tutti i nostri dubbi, io vi confermo che non ho capito quello che avete voluto dirci".

Qualche preoccupazione, tra i politci presenti, è stata manifestata soprattutto da Luciano Guidi consigliere del NCD ("l'accoglienza ha bisogno di essere professionale e non lasciata al provincialismo e nepure ad esaltazioni per piccoli risultati che poi ai migranti poco interessano") ma anche da Marinella Saitta consigliera del M5S. Decisamente favorevoli alla linea di Centinaio, il sindaco di Inveruno e presidente del Patto dei sindaci, Sara Bettinelli, e Monica Berna Nasca, consigliera del PD.

La conclusione del sindaco Centinaio è stato un inno in difesa dei suoi cittadini: "Qualsiasi decisione sara' presa dal prefetto, io sarò  vicino a voi. Io non vi abbandonerò mai!". Applausi.

Foto di Valeria Arini

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Luglio 2016
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