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La villa della ‘ndrangheta diventa bene pubblico

Approvata all'unanimità dal consiglio comunale l'acquisizione del bene che diventerà una casa rifugio per le vittime di violenza...

La villa di via Pasubio, confiscata nel 2012 alla criminalità organizzata, diventa un bene comunale da destinare a fini sociali. La delibera relativa all'acquisizione dell'immobile è stata approvata all'unanimità in consiglio comunale. 

La villa era stata confiscata (qui il nostro articolo: Operazione 'Ndrangheta in Piemonte, villa sequestrata a Legnano) nell'ambito di un'operazione contro l 'ndrangheta partita dal Piemonte. «L’immobile – scrive in una nota il Comune – era la residenza di Cosimo Barranca, uno dei principali esponenti lombardi di questa organizzazione criminale».

In consiglio comunale l’Amministrazione comunale ha confermato l'intenzione di destinare una porzione della villa di via Pasubio a sede di un Centro Antiviolenza, una struttura di assistenza e accoglienza al servizio delle donne vittime di ogni forma di violenza, problema di drammatica attualità anche nella nostra zona. «Il progetto – ha spiegato l'assessore alle politiche sociali, Gian Piero Colombo – deve essere presentato alla Regione Lombardia che ha predisposto un bando  per le case rifugio di  donne maltrattate. Il costo per la sistemazione dell'immobile si aggira attorno ai 140mila euroLa casa rifugio sarà realizzata nell'unico piano accessibile; gli altri due non sono agibili per la stessa finalità ma potrebbero essere usati per attività culturali, di educazione ai diritti e alla legalità». Il valore di mercato dell'immobile è di 300mila euro.

Pur non essendo la destinazione d'uso, oggetto della delibera, il consigliere Riccardo Olgiati (M5S) ha fatto notare come si sarebbe potuto chiedere parere al consiglio comunale o avviare una raccolta di idee e magari arrivare anche ad un progetto migliore.  L'assessore ha spiegato di avere  tenuto conto anche di un ordine del giorno, votato nel 2012 all'unanimità, che esprimeva la volontà di aderire un centro di ascolto per le donne vittime di violenza.  

Approvato, con le astensioni delle minoranze, anche la delibera sugli atti programmatori dell'azienda So.Le che riguarda gli 11 Comuni dell'ex Piano di Zona. Il consigliere comunale, Giuseppe Marazzini (Sinistra Legnanese) e Marinella Saitta (M5S) hanno chiesto rassicurazioni in merito al personale auspicando che vengano favoriti contratti stabili e assunzioni dirette evitando il sistema dei voucher.  L'assessore Colombo dalla sua ha confermato che l'obiettivo dell'azienda è quello di fornire servizi innovativi, di qualità ottenendo anche economie di scala. Votato anche la convenzione tra Comuni per il Plis dei Mulini e il rinnovo dela convenzione per l'adesione al Csbno.

In apertura, Olgiati (M5S) ha chiesto la convocazione di una commissione trasporti: «Domani entra in vigore l'orario estivo di Trenord  e non è cambiato nessun orario, non è stata aggiunta nemmeno una fermata in più a Legnano. Quello che abbiamo chiesto non è stato preso in considerazione».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Maggio 2016
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