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“Volontariato di serie A e di serie B, perchè?”

La domanda nasce da un intervento del consigliere Marazzini, dopo la concessione di un contributo ad alcune associazioni...

L'assessore Colombo con i responsabili delle associazioni che hanno fatto parte del progetto la Rete che aiuta


(m.t.) Giuseppe Marazzini, consigliere comunale della Sinistra Legnanese, corre il rischio di una "scomunica", ma non tace! "Homo vertical", ha deciso di raccontarla tutta su alcune vicende del mondo del Volontariato legnanese. Senza peli sulla lingua, torna così su un argomento già trattato dalla stampa (qui il nostro servizio), ma entra ancor più nella questione fondamentale del contributo di 50 mila euro destinati, nell’ambito del bilancio partecipativo 2015, al progetto la Rete che aiuta, e si pone tante domande, interessanti… Ecco le sue considerazioni.


Mettere il naso nel mondo associativo legnanese si rischia di beccarsi una scomunica, ma quando si esaltano progettualità non convincenti è doveroso metterci il naso e correre il rischio. Sono dell’opinione che un volontariato genuino, indipendente e propositivo sia un bene per la città, al contrario, un volontariato che scende in campo per una parte politica o per l’altra sia un danno per la città. Il volontariato sociale legnanese è fatto da tante persone che nell’ambito delle proprie associazioni hanno operato e operano con passione e dedizione al bene delle persone in difficoltà, in silenzio e senza chiedere nulla anche quando ne avrebbero la facoltà.

Con il passare del tempo però le cose cambiano e anche nel volontariato, si fanno avanti persone con una particolare propensione per il potere, che sfruttando l’importanza della propria associazione, instaurano rapporti privilegiati con chi sta nelle stanze dei bottoni. Debolezze umane? Voglia di apparire? Interessi particolari? Non so. Quello che so di certo è che il potere, nelle sue varie sfaccettature, sfrutta ed utilizza ai propri fini debolezze, desideri e bisogni di chiunque.

Il caso che voglio trattare è il “premio” di 50 mila euro destinati nell’ambito del bilancio partecipativo 2015 al progetto la rete che aiuta, di cui € 23.500 a Anfass, € 12.500 a Uildm, € 1.500 a Amici di Sonia, € 3.000 a Castoro Sport, € 3.500 a Aias e € 6.500 a Afamp. Purtroppo però il progetto non ha contenuti di innovazione progettuale … L’innovazione progettuale richiamata nella delibera di Giunta n. 221 del 21.12.2015: sinergie e collaborazioni tra Associazioni è più un artifizio lessicale che un dato concreto, il che fa intuire che ogni associazione farà per sé.

Da osservare che a Legnano esistono la Consulta del Volontariato e la Casa del Volontariato dove le associazioni affiliate operano in sinergia e collaborazione o almeno così dovrebbe essere. Le associazioni premiate ne fanno parte? E se no perché? Che non si trattasse di una innovazione progettuale è stato confermato anche dalla conferenza stampa del 1 marzo 2016, durante la quale i rappresentati delle associazioni premiate hanno dichiarato che il loro progetto sta nel fare le cose che hanno sempre fatto, magari solo un po’ meglio. Gli stessi giornalisti si sono chiesti “ma allora il progetto dove sta?”.

Vien da pensare che la partecipazione al bilancio partecipativo di queste associazioni, sia stata pilotata dalla stessa Amministrazione Comunale. Forse sì forse che no, sta di fatto che nella delibera di Giunta sopra citata “… si dà atto che il predetto contributo sostituisce l’erogazione del contributo ordinario 2015 richiesto da tutte le predette Associazioni (escluso la Castoro sport) ai sensi dell’apposito Regolamento approvato con deliberazione C.C. n. 9 del 4/2/2014”. Quindi a quanto pare questi contributi sono stati richiesti secondo le procedure del Regolamento delle Associazioni, ma poi dirottati nell’ambito del Bilancio Partecipativo. Una modalità che a mio parere si ravvisa come una forma di concorrenza sleale, a danno delle altre associazioni legnanesi e dei singoli cittadini, che hanno partecipato al bilancio partecipativo.

E’ vero che molte delle associazioni locali non navigano nell’oro, ma ce ne sono alcune che hanno alle spalle strutture nazionali ben solide, come l’ANFASS e la UILDM, che beneficiano di significativi contributi pubblici e privati. La stessa Fondazione Ticino-Olona per attività similari, ha elargito alla sezione ANFASS di Legnano 10.000 € nel 2014, alla sezione UILDM* di Legnano 4.500 € nel 2015 e agli Amici di Sonia di Legnano 1.500 € sempre nel 2015.

Sebbene è mia intenzione limitarmi a fare un po’ di chiarezza sulle modalità di erogazione dei contributi pubblici alle associazioni, sono sicuro che avremo assicurazioni che va tutto bene e che le questioni sollevate sono solo illazioni atte a screditare. Ne prendo preventivamente atto, ma chiedo che si cominci a pubblicare sul sito del Comune i bilanci certificati di ANFASS e UILDM delle sezioni di Legnano, per rendere conto ai cittadini del loro reale stato di salute economica.

Giuseppe Marazzini

*la UILDM di Legnano gode anche di un sostanzioso aiuto dal personale del servizio civile pagato dallo Stato.

Post scriptum

Per non fare torto a nessuno, si allega la tabella dei contributi ordinari erogati dal Comune di Legnano alle Associazioni legnanesi nell’anno 2015.

– allegato alla delibera di Giunta n. 235 del 28.12.2015.

tabella

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Pubblicato il 16 Marzo 2016
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